Covid Veneto, Zaia presenta piano tamponi: "30mila al giorno in spiagge, sagre, aziende"

Il presidente della Regione ha annunciato anche un programma per migliorare il sequenziamento del virus e individuare tempestivamente il diffondersi di nuove varianti

Tamponi alla popolazione

Tamponi alla popolazione

Venezia, 23 giugno 2021 - Lo ha definito un piano “feroce” Luca Zaia, nel corso dell’ultima conferenza stampa sul Covid-19 tenuta oggi dallo stesso presidente del Veneto: si tratta del programma di tamponamento esteso che la Regione metterà in atto questa estate per monitorare i casi di coronavirus nel territorio veneto.

Del resto, era stato proprio il piano aggressivo con tamponi di massa, a partire dal focolaio di Vo’ Euganeo, voluto dal professor Andrea Crisanti dell’Università di Padova nei primi giorni di pandemia a fine del febbraio del 2020, a rendere “famoso” l’approccio del Veneto al Covid-19, giudicato tra i più efficaci al mondo, tanto da parlare di “modello” e rendere Luca Zaia uno degli amministratori locali più noti nella lotta al coronavirus.

Il piano per l’estate

Crisanti fu tra i primi a capire che a incidere sensibilmente nella diffusione del Covid-19 era la porzione di persone asintomatiche, impossibili da “scoprire” a meno di tamponi fatti a tappeto sulla popolazione e non solo nei casi sospetti. Adesso che il Covid-19 è in ritirata nel Veneto, come dimostrano gli ultimi bollettini diffusi dalla Regione, con l’estate e il numero crescente di persone vaccinate, si pensa che la quota di asintomatici crescerà e dunque deve proseguire e, anzi, intensificarsi il numero di tamponi processati, nonostante i casi effettivi siano piuttosto bassi.

Perciò, ha annunciato Zaia nel corso della conferenza stampa, per l'estate la Regione ha affidato alle Ulss (nome delle Asl in Veneto ndr) il compito di effettuare 30mila tamponi al giorno: verranno fatti dappertutto, dalle sagre ai supermercati e alle spiagge. Ma non ci sarà un premio: Zaia ha spiegato che si era trattato di “una battuta” quando ne aveva parlato in conferenza stampa.

Implementare il sequenziamento

Inoltre, la nuova frontiera nella lotta al Covid-19 nei prossimi mesi sarà il sequenziamento del virus, per scoprire l’emergere di nuove varianti potenzialmente pericolose e il diffondersi di quelle già esistenti, come la Delta, che preoccupa i virologi per la maggior contagiosità. Anche in questo caso si tratta di un aspetto importante che il Veneto vuole implementare nei suoi laboratori di analisi molecolare: l’Istituto Zooprofilattico diventerà il centro regionale dedicato, “ma verranno sequenziati anche nelle Ulss di Venezia, Treviso e Verona”, ha precisato l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

Non farsi trovare impreparati

“In estate dobbiamo mettere il fieno in cascina”, ha concluso Zaia. Cosa intenda il governatore lo ha spiegato più nei dettagli la responsabile della Prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo: "Posso dire che dal punto di vista della sorveglianza saremo attivi. È un fattore molto importante per non ritornare in situazioni difficili, per quanto la vaccinazione rappresenti una svolta nell'andamento della pandemia. La scommessa sono le varianti, normalmente presenti in questi tipi di virus, che andremo a cercare”, ha assicurato. Insomma, parola d’ordine, non farsi trovare impreparati.