Famiglia travolta a Santo Stefano, Angelika Hutter è “pericolosa socialmente” e può sostenere il processo

Per la perizia psichiatrica sulla 32enne che il 6 luglio fece la strage a Santo Stefano di Cadore c’è stata “seminfermità” al momento dell’incidente ma può andare a giudizio

L'auto guidata da Angelika Hutter dopo aver travolto una famiglia lo scorso 6 luglio a Santo Stefano di Cadore

L'auto guidata da Angelika Hutter dopo aver travolto una famiglia lo scorso 6 luglio a Santo Stefano di Cadore

Belluno, 16 marzo 2024 – “Seminfermità mentale” al momento dell’incidente, ma capacità di sostenere il giudizio a suo carico ed “elevato grado di pericolosità sociale”. Questa la decisione del pool di periti del tribunale di Belluno nei confronti della tedesca Angelika Hutter, la 32enne  che il 6 luglio travolse e uccise, con la propria auto il piccolo Mattia Antoniello, il papà Marco e la nonna materna Maria Grazia Zuin a Santo Stefano di Cadore (Belluno). Nella perizia psichiatrica elaborata dai periti nominati dalla gip Enrica Marson, nell'ambito dell'incidente probatorio richiesto dalla Procura bellunese, è stata stabilita la seminfermità mentale al momento del fatto della Hutter, ma la capacità di sostenere il processo oltre a una "persistente pericolosità sociale per la collettività".

L’avvocato della famiglia delle vittime: “Bene, prosegue il procedimento”

Lo riferisce la società 3A Valore, che attraverso l'avvocato Alberto Berardi di Padova rappresenta la famiglia delle tre vittime. A detta dei legali non potrà scattare nei confronti della donna la sospensione condizionale della pena. I consulenti dalla Procura, Renato Ariatti, Stefano Zago, Tommaso Caravelli ed Heinz Prast, hanno dibattuto con i consulenti tecnici per la parte offesa: Giuseppe Sartori, ordinario di Neuropsicologia e Psicopatologia Forense all'Università di Padova, Matilde Forghieri, specialista in psicoterapia e psicoterapeuta, e Pierfrancesco Monaco, medico legale. "Prendiamo favorevolmente atto - commenta Berardi - che è stato accertato, con tutte le garanzie del contraddittorio, che sussistono tutte le condizioni per il proseguimento del procedimento e dunque per l'accertamento delle responsabilità correlate”. Per dopo Pasqua si attende la richiesta di rinvio a rinvio a giudizio.