Tragedia in Cadore: cosa sappiamo di Angelika Hutter, la donna arrestata

La trentunenne tedesca ha travolto e ucciso con l’auto una famiglia di turisti. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe una sbandata senza fissa dimore, distratta dal cellulare al volante: non ha mostrato segni di pentimento, ma le analisi del sangue sono negative

Auto investe una famiglia, due morti e due feriti

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Santo Stefano di Cadore (Belluno), 7 luglio 2023 – Arrestata con l’accusa di omicidio stradale plurimo, dopo l’incidente mortale di ieri pomeriggio a Santo Stefano di Cadore, Angelika Hutter è una donna tedesca di 31 anni originaria di Deggendorf, un comune della Baviera. 

Ieri a Santo Stefano di Cadore (Belluno) ha ucciso travolgendoli con l'auto sul marciapiede Marco Antoniello, 48 anni, il figlio Mattia di 2 anni e la nonna Mariagrazia Zuin di 65, tutti di Favaro Veneto (Venezia). In un primo momento è stata fermata, poi però vista la gravità dell’incidente ora si trova in carcere.

Gli esiti alcolemici e tossicologici sul sangue da lei prelevato, inoltre, sono negativi. L'esito del prelievo – effettuato ieri sera durante il fermo e inviato a Padova per gli esami – non esclude comunque la gravità del quadro indiziario a carico della donna, che ha causato l'incidente viaggiando ad alta velocità e la violenza dell'urto, sulla base delle testimonianze raccolte sul posto dai carabinieri.

Si sta vagliando l'ipotesi di un uso improprio del cellulare da parte della donna, che così distratta non si sarebbe accorta del gruppo che stava attraversando la strada. Inoltre non avrebbe mostrato nessun pentimento o segno di rimorso ai carabinieri che l’hanno interrogata prima di arrestarla.

Già qualche giorno fa era stata fermata e denunciata a Bolzano, perché in possesso di oggetti atti a offendere. Al momento della ricostruzione dell’incidente, durante l’interrogatorio con i carabinieri, la donna – con l'ausilio di una traduttrice – ha detto di essere in Italia “per farsi un giro” e di aver perso il controllo dell'auto finendo contro la famigliola che camminava sul marciapiede.

Di sicuro, secondo i primi rilievi, l'auto stava viaggiando a forte velocità nel pieno centro di Santo Stefano di Cadore. Al punto che le vittime sono state sbalzate di una trentina di metri dal punto dell'impatto.

Chi ha potuto avvicinarsi ad Angelika Hutter ha ricavato l'impressione di una sbandata senza fissa dimora, abituata a vivere di espedienti. Saranno i risultati delle indagini tossicologiche a chiarire nelle prossime ore se ad aggravare il quadro accusatorio vi possa essere stata l'assunzione di droga o alcol prima dell'incidente.

Nella sua auto i militari hanno scoperto una vera e propria discarica: a terra abiti sporchi, coperte, bottiglie d'acqua e persino verdure.