Treviso, muore a 12 anni durante la gara podistica. Organizzatori: "Una corsa a suo nome"

Carlo Alberto Conte si è accasciato al suolo poco prima del traguardo. "Ha portato via con sé una parte della gioia", dicono gli organizzatori della gara podistica Cross Città della Vittoria

Carlo Alberto Conte con la famiglia

Carlo Alberto Conte con la famiglia

Treviso, 26 gennaio 2022 - É successo quello che mai avremmo creduto che potesse accadere: Carlo Alberto Conte, 12 anni, non ce l'ha fatta". Le Fiamme Oro piangono la scomparsa del giovane atleta, il suo cuore ha smesso di battere. "Per me e per tutti i miei collaboratori questo non è solamente un lavoro”, dice Sergio Baldo, responsabile e direttore tecnico delle Fiamme Oro atletica. “Noi alleniamo e gestiamo ogni giorno i ragazzi come se fossero nostri figli, l'obiettivo principale non sono i risultati, ma crescere insieme e fare gruppo. Da novembre 2021 Carlo Alberto faceva parte di questa squadra e ora tutte le Fiamme Oro non possono che stringersi attorno alla sua famiglia in un abbraccio davvero colmo di affetto".

Carlo Alberto Conte in gara
Carlo Alberto Conte in gara

"Questa notizia per me è un fulmine a ciel sereno - commenta a caldo il capitano della squadra, Roberto Bertolini -. Un anno fa sono diventato papà e anche per questo motivo la tragedia di Carlo Alberto mi ha colpito profondamente". Carlo Alberto abitava in Prato della Valle, la piazza simbolo di Padova, distante poche centinaia di metri dalla sede delle Fiamme Oro, il 2° Reparto Mobile della Polizia di Stato. Studente modello, frequentava la II media presso la Scuola "Giovanni Pascoli". Ieri mattina la sua classe aveva organizzato una messa per pregare per lui presso la Basilica del Santo di Padova.

Organizzeremo una gara in suo onore”

Siamo incapaci di accettare quanto ti è accaduto, di venire a patti con i tanti giorni di gioco, di gare, di studio e di avventure che ti spettavano e che ti sono stati tolti. Sei diventato così da subito parte delle nostre vite che abbiamo pensato quel giorno di non organizzarne più di gare, di non segnare più all'alba i percorsi, di non impegnarci più tra mille complessità per mettere insieme giornate di allenamenti e di eventi che permettono ad atleti come te di gareggiare e di esprimersi”. È il passaggio che gli organizzatori di Cross Città della Vittoria, la gara podistica di Vittorio Veneto di domenica scorsa nel corso della quale è stato colpito da un malore fatale l'atleta padovano Carlo Alberto Conte, di 12 anni, rivolgono idealmente al giovane scomparso.

Il ragazzo, soccorso immediatamente, era stato trasportato all'ospedale di Treviso dove però è deceduto nella serata di ieri. La nota reca la firma di Silca Ultralite Vittorio Veneto, Atletica Silca Conegliano e Silca Spa. “Quanto ti è successo – si legge ancora – ha come portato via con sé una parte della gioia che ci ha sempre ripagato di tutti gli sforzi che ogni giorno facciamo solo per vedervi correre. Vogliamo dedicarti la Gara, questa storia che ci ha impegnati per 37 anni e che ci ha permesso di conoscerti. Non ti è stato concesso quel giorno di raggiungere il traguardo, ma vorremmo che chiunque correrà in futuro, per quanto riusciremo ad organizzare – concludono sponsor e promotori – corra per una gara ed un traguardo che portano il tuo nome”.

Ieri sera il decesso in ospedale

Tragedia in Veneto: è stato dichiarato morto nella serata del 25 novembre all'ospedale di Treviso, Carlo Alberto Conte il ragazzo padovano di 12 anni che domenica scorsa era stato colto da malore poco prima di concludere una gara podistica a Vittorio Veneto. Il suo piccolo cuore domenica mattina aveva smesso di battere durante la corsa campestre Cross Città della Vittoria. Il ragazzo era stato rianimato per oltre mezz'ora, quindi trasportato in elicottero all'Ospedale Ca' Foncello di Treviso dov'era ricoverato in Terapia Intensiva cardiochirurgica.

A metà gara Carlo Alberto si era sentito male, ha barcollato ed è crollato a terra. Tesserato con le Fiamme Oro di Padova, aveva superato la visita agonistica, nulla poteva far presagire ciò che è accaduto. E che lascia nella disperazione i suoi genitori, Dino Massimiliano Conte e Valentina Ometto.

Zaia: "Dolore straziante"

“Carlo Alberto non ce l’ha fatta. Un dolore straziante, che provo assieme a tutta la comunità veneta, al mondo dello sport”. Sono queste le prime parole di cordoglio arrivate dalle istituzioni, a dirle il governatore Luca Zaia. “Mi unisco in un forte e solidale abbraccio alla mamma e al papà, a tutta la famiglia, ai suoi tanti amici, a tutti coloro che in soli 12 anni di vita lo hanno amato e apprezzato. A volte la vita ci mette di fronte a situazioni difficili, se non impossibili, da accettare”.

“Il dolore – aggiunge Zaia – è ancora più grande, perché in queste ore abbiamo sperato che i soccorsi efficienti e immediati e l’impegno dei bravi medici dell’Ospedale Cà Foncello potessero ridare la vita a Carlo Alberto”. Un tragico epilogo. “Così non è stato – conclude Zaia – perché a volte la vita ci propone prove inspiegabili, dolori insopportabili, incredulità di fronte a una situazione che non può essere così tragica”.