Autostrada A4, clandestini nascosti nel rimorchio di un tir. Sette erano minorenni afghani

Scoperta una rete internazionale di immigrazioen clandestina, la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo. Dieci migranti erano nascosti tra i penumatici in arrivo dalla Romania. A dare l'allarme, un camionista preoccupato dai rumuri provenienti dal tir con targa straniera

Migranti in fila per l'accoglienza

Migranti in fila per l'accoglienza

Venezia, 7 febbraio 2022 – Dieci migranti nascosti nel rimorchio di un tir, stipati al limite dello sfinimento tra tonnellate di pneumatici provenienti dalla Romania. Sette erano profughi minorenni in fuga dall’Afghanistan, mentre gli altri erano ragazzi bengalesi. Scoperta una rete internazionale di immigrazione clandestina, di cui i migranti erano solo le vittime. A dare l’allarme, che ha poi portato alla scoperta dei clandestini, è stato un autotrasportatore allarmato dai rumori provenienti dal semirimorchio di un autoarticolato straniero. L’uomo ha sentito le urla nell’area di servizio dell'autostrada A4, Arino Ovest.

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La Polizia di Venezia è intervenuta immediatamente, il sopralluogo ha consentito di accertare che nel vano di carico del mezzo pesante erano nascosti 10 cittadini stranieri, tra cui 7 minorenni, entrati clandestinamente nel territorio nazionale. Dopo aver provveduto a soccorrerli, sottoponendoli ai controlli sanitari necessari e verificando l'eventuale positività al Covid-19, i dieci sono stati accompagnati presso la Questura di Venezia per essere rifocillati e per effettuare ulteriori controlli.

Dagli accertamenti è emerso che sette di loro erano minorenni di nazionalità afgana, in fuga dal paese di origine, mentre i tre restanti erano cittadini bangladesi maggiorenni ai quali erano stati sottratti i documenti e, pertanto, tutti in stato di clandestinità.

Una lunga odissea

I giovani, dopo essere partiti dai paesi di origine e transitati in diversi stati del Medio Oriente, erano giunti in Romania, dove avevano vissuto per alcuni mesi, in attesa di poter raggiungere parenti ed amici residenti in diversi paesi dell'Europa occidentale. Come emerso dai racconti degli interessati, il flusso irregolare avveniva tramite un sistema organizzato che prevedeva, per i migranti, inizialmente di giungere in Romania per poi transitare verso altri stati della Comunità Europea previo pagamento anticipato dell'importo pattuito.

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Su disposizione del sostituto procuratore della Procura di Venezia, i giovani afgani minorenni sono stati affidati alle cure di una struttura specializzata nell'accoglienza di "minori non accompagnati" della provincia di Venezia. A carico dell'autista del camion è stato aperto un fascicolo per il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.