Urla “negra di m...” contro una 12enne durante una partita di volley ma nessuno è intervenuto. Appello per individuare il tifoso razzista

La società sportiva Urban City di Mira ha pubblicato un messaggio di solidarietà e supporto per la propria giocatrice insultata

Insulti razzisti durante una partita di volley femminile. Nel tondo la campionessa di volley Paola Enogu (foto d'archivio)

Insulti razzisti durante una partita di volley femminile. Nel tondo la campionessa di volley Paola Enogu (foto d'archivio)

Mira (Venezia), 22 febbraio 2024 – Insulti razzisti contro una ragazzina di 12 anni mentre era in campo durante una partita di volley in una palestra nel Veneziano. Un episodio accaduto domenica scorsa durante una gara tra squadre dilettantistiche e dove la società della giocatrice insultata, l'Urban Volley di Mira, era ospite. La 12enne, come come riporta oggi il quotidiano locale Gazzettino, nonostante abbia sentito le offese per il colore della pelle urlate dagli spalti ha comunque concluso la partita e solo alla fine, negli spogliatoi, è scoppiata a piangere, annunciando alle compagne di squadra che è pronta a denunciare il tifoso razzista.

Gli insulti razzisti

Gli insulti razzisti sono accaduti quando è toccato alla giocatrice 12enne il turno di battuta: un uomo tra il pubblico ha iniziato ad insultarla dicendo “Negra di m...negra di m...”. A voce talmente alta che viene sentito dalle compagne di squadra, però sembrerebbe non anche dagli arbitri. La ragazza ha guardato le compagne, poi ha deciso di fare lo stesso la battuta, portando a termine la gara. Solo negli spogliatoi è scoppiata a piangere.

“Si è tenuta tutto dentro”

“Si è tenuta tutto dentro - racconta Alessandro Pietrobon, dirigente della società - Poi un pò alla volta ha spiegato tra le lacrime che cosa era successo e le compagne hanno confermato di aver sentito quell'uomo che la offendeva”. Il pubblico però era già andato via e non è stato possibile risalire all'autore delle offese razziste. “Intanto abbiamo già segnalato la vicenda - annuncia Pietrobon - alla Fipav, la Federazione italiana di pallavolo”. Non solo. La società ha voluto emettere un comunicato via Facebook, dichiarandosi scioccata “per il fatto gravissimo. Urban Volley è con l'atleta e lo sarà sempre perché difendere questa ragazza è difendere la libertà, chiedere il rispetto”.

L’appello della società sportiva

“Urban Volley desidera esprimere tutta la vicinanza, la solidarietà, la comprensione e lo sdegno per questi fatti inauditi, e intende fornire il massimo supporto all’atleta ed alla famiglia per individuare il responsabile ed agire in ogni sede possibile per evitare il ripetersi di casi simili”, si legge in un estratto del comunicato pubblicato ieri dalla società sportiva miranese sulla propria pagina Facebook. “È il momento di stringersi attorno alla nostra atleta, per fare muro contro questi incomprensibili ed inaccettabili eventi, e per farle sapere che Urban Volley è con Lei, e che lo sarà sempre, perché difendere Lei è difendere la libertà, chiedere il rispetto, accettare le differenze, valorizzare le qualità di tutti i nostri atleti, nessuno escluso”.