Messico, 35enne veneziana uccisa col compagno in un agguato dei narcos: è stata un’esecuzione

Pamela Codardini era originaria di Favaro e aveva due figli. Anche il suo ex marito originario del Friuli era stato assassinato nel 2012 in Messico

La polizia messicana in un'operazione contro i narcotrafficanti. Nel riquadro, Pamela Codardini

La polizia messicana in un'operazione contro i narcotrafficanti. Nel riquadro, Pamela Codardini

Venezia, 6 febbraio 2024 – Un agguato di un commando dei narcos messicani con fucili da guerra e poi l’esecuzione. Prima hanno freddato nel retro del loro negozio di pipe e tabacchi, il “Mr Green The Smoke Shop”, il compagno 29enne Juan Yair Valdez Ruiz detto "el Yayo” e poi lei, Pamela Codardini, 35 anni anni originaria di Favaro (Venezia) ma da diversi anni residente in Messico, a Ocotlan de Morelos, nella regione delle Valli centrali dello stato di Oaxaca, una località di 21 mila abitanti. Il duplice omicidio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 27 gennaio ma è stato reso noto solo nelle ultime ore.

L’agguato

Dalle prime informazioni sembra che la vera vittima dell'agguato del commando fosse proprio il compagno, nell'ambito di un regolamento di conti della criminalità organizzata specializzata nel narcotraffico. Solo in un secondo tempo gli assassini si sono accorti che nel retro dell'esercizio commerciale c'era anche la donna, madre di due bambini, e non le hanno lasciato scampo. L'uomo è stato lasciato dai sicari a pancia a terra, lei con la testa sotto una sedia. Attorno alla coppia un numero impressionante di proiettili calibro 223, utilizzati per i fucili da guerra, un particolare che lascia pensare ad una sparatoria durante la quale il compagno di Pamela ha cercato strenuamente di difendersi. Il 29enne sarebbe stato un fedelissimo, anzi il braccio destro di Jaime Alberto Valdez, detto “El Piolin”, capo del cartello di Los Medina, che si è tolto la vita ad ottobre per sfuggire alla cattura da parte delle autorità messicane.

L’ex marito ucciso in Messico

Nel 2012 Pamela aveva perso il marito di Capriva del Friuli (Udine), lo chef Alex Bertoli, trucidato anche lui in Messico, poco lontano dalla pizzeria che aveva aperto da poco a Mazunte. Bertoli fu brutalmente assassinato a colpi di bastone e poi bruciato vivo. Nonostante la tragedia, la donna aveva deciso di restare in Messico. A dar conto dell'accaduto sono stati per primi i media messicani che hanno mostrato le immagini, definite terribili, della tragedia. “Una crudele esecuzione - riportano le emittenti del luogo - con gli assassini che sembrano aver voluto guardare negli occhi Juan mentre lo finivano”. I primi a dare l'allarme sono stati i vicini, che hanno sentito gli spari, ma quando la polizia locale è giunta sul posto la coppia era già morta. A informare la famiglia di Pamela è stata la cancelleria dell'ambasciata italiana a Città del Messico.