Bus precipitato a Mestre, autopsia sul corpo dell’autista: nessun malore evidente. Ma saranno fatti altri accertamenti

Le prime risposte dell’esame escluderebbero un malore durante la guida. Settimana prossima è in programma la relazione finale

Il bus precipitato a Mestre

Il bus precipitato a Mestre

Venezia, 13 ottobre 2023 – Nessun malore dell’autista alla guida del bus precipitato il 3 ottobre dal cavalcavia di Mestre che ha causato la morte di 21 persone e il ferimento di altre 15. Le prime risposte dell'autopsia eseguita sul corpo di Alberto Rizzotto, il conducente del pulmann anch’egli rimasto ucciso nell’incidente, escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all'uomo mentre era alla guida.

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I primi risultati dell’autopsia

L'esame non avrebbe individuato problemi di qualche natura al cuore. Si tratta comunque di risultati parziali perché l'esame - del quale la Procura di Venezia ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell'istituto di Padova - proseguono con ulteriori accertamenti, uno dei quali, importante al fine della relazione finale, è in programma la prossima settimana.

Quadro lontano da essere definito

Fino ad oggi l'ipotesi del malore è stata la più accreditata visto che dai rilievi effettuati dalla polizia municipale il mezzo prima di precipitare ha strisciato contro il guardrail per ben 27 volte. E forse solo un malore potrebbe spiegare la completa assenza di segni di frenata o di controsterzata. Ma il quadro è ben lontano dall'essere definito. Il 25 ottobre sarà invece la volta dell'avvio della perizia sul guardrail, quello più volta accusato di non aver retto l'urto per via della sua inadeguatezza per una infrastruttura di quel tipo.