Venezia, muore a 87 anni in casa di riposo: 11 indagati tra infermieri e medici

La denuncia dei familiari dell'anziana ricoverata in una rsa di San Michele al Tagliamento. La Procura di Pordenone ha aperto un fascicolo per morte sospetta

Anziani in casa di riposo (immagini di repertorio)

Anziani in casa di riposo (immagini di repertorio)

Venezia, 17 dicembre 2022 - Piaghe da decubito e alcuni segni sul polso dell'anziana hanno fatto salire i sospetti dei familiari della donna deceduta nel veneziano.  Dieci infermieri e un medico, 11 persone risultano indagate dalla Procura di Pordenone per la morte sospetta di una anziana di 87 anni di Teglio Veneto (Venezia). 

Sono stati i sanitari del Pronto soccorso di Latisana, come riporta il Gazzettino, a far partire la segnalazione che l'anziana, ricoverata in una rsa di San Michele al Tagliamento, presentava delle piaghe da decubito. 

La paziente avrebbe avuto delle lesioni così profonde da lasciare segni vicini all'osso sacro. Segni che normalmente per formarsi impiegano dei mesi. Sono stati i familiari a denunciare l'accaduto qualche giorno fa e la donna è morta ieri. Sempre nella giornata di ieri il medico legale Antonello Cirnelli ha eseguito l'autopsia. Sospetti vi sono anche su alcuni segni al polso che il cadavere presenterebbe. 

Comune e Cda: "Fiducia nel personale"

In una nota congiunta, il Comune di San Michele al Tagliamento e il consiglio di amministrazione della residenza per anziani esprimono "la loro totale fiducia nei confronti del personale della casa di riposo". L'amministrazione ha disposto la tutela legale per favorire il percorso della giustizia e far emergere la verità nel più breve tempo possibile. 

"Tale fiducia è riposta in particolare nel personale medico e infermieristico - prosegue il comunicato - che, anche durante le diverse effettive situazioni di Covid, ha sempre saputo operare con totale dedizione alla gestione della struttura, una delle poche case di riposo rimaste a gestione pubblica, e alla cura delle circa 90 persone in essa ospitate, spesso colpite da gravi patologie legate all'anzianità". L'amministrazione, conclude la nota, "in relazione alla consapevolezza che il personale della struttura abbia agito con la massima accuratezza, ha predisposto la tutela legale al fine di favorire il percorso della giustizia per far emergere la verità nel più breve tempo possibile salvaguardando il personale, per permettergli di svolgere il proprio lavoro con il consueto attaccamento e dedizione dimostrati sia dal punto di vista professionale sia umano".