Veneto, Giornata mondiale antisuicidi: assistite centinaia di persone spaventate dal Covid

Al numero verde 800334343 istituito dalla Regione sono arrivate 136 chiamate di aiuto da parte di giovani tra i 13 e i 18 anni. Assessora alla Sanità, Lanzarin: “Il virus non fa male solo al corpo”

10 Settembre Giornata Mondiale antisuicidi

10 Settembre Giornata Mondiale antisuicidi

Venezia, 9 settembre 2021 – É un bilancio amaro quello diffuso oggi dalla Regione in occasione della Giornata Mondiale Antisuicidi che si celebra il 10 settembre nel segno della prevenzione. Sono ben 312 i cittadini veneti che durante la pandemia Covid hanno telefonato al servizio psicologico inOltre della Regione Veneto (contattabile componendo il numero verde 800334343) presentando un grado di rischio suicidiario alto, e altri 39 presentavano addirittura un rischio altissimo («non ho più la forza di vivere, è tutto finito») legato alla pandemia. Ed è preoccupante anche l'affacciarsi al servizio dei giovani, sono state 136 le richieste di aiuto arrivate da giovani tra i 13 e i 18 anni, qualcuno di loro ha contattato direttamente il servizio, altri lo hanno fatto attraverso i genitori. Si tratta di giovani messi in grave difficoltà psicologica dalla dad, dall'isolamento sociale, dalla mancanza di sport e aggregazione, e per questo affidati ai servizi territoriali.

“Una realtà - dice Manuela Lanzarin, assessora regionale alla Sanità - nuova e preoccupante, che apre una finestra particolarissima sulle vicende legate al Covid, alla quale stiamo dando lo stesso rilievo e lo stesso impegno che tutto il sistema sanitario ha posto e sta ponendo nella lotta al virus nelle sue manifestazioni fisiche. Quelle morali non sono da meno, anzi. Non a caso, tra le varie iniziative, proprio in questi giorni abbiamo implementato le Unità Funzionali Distretti Adolescenti per la presa in carico multidisciplinare dei giovani e delle famiglie che attraversano situazioni di disagio psicologico conseguentemente agli effetti delle misure di contenimento della pandemia, stanziando 2mln 274 mila euro per il reclutamento di professionisti sanitari, assistenti sociali e psicologi”. Nel complesso, nei 10 anni di attività il servizio inOltre ha gestito 13.265 colloqui psicologici telefonici e ha accompagnato con percorsi dedicati 894 cittadini che avevano palesato un alto grado di rischio suicidiario e di emergenza. Dei 13.265 soggetti che hanno chiamato, il 42% sono maschi e il 58% donne, il 19% aveva tra i 14 e i 30 anni, il 34% tra i 31 e i 50 anni e il 16% più di 71 anni.

L’ Identikit di chi chiama il Numero Verde ad alto grado di rischio suicidario

Accade, per molte persone che le difficoltà e i momenti di crisi, laddove non lascino immaginare un futuro, aumentano il grado di esposizione al rischio suicidario e di emergenza. Solitudine, angoscia, preoccupazione e nessuna possibilità di venire fuori dal buio della situazione: queste sono le tematiche che i cittadini raccontano quando si affidano al servizio inOltre chiamando il Numero Verde 800334343 . Il rischio suicidario è aumentato nella fase post Covid, quando l’isolamento, la perdita del lavoro precario e le fragilità sono aumentate. Si sono accentuati i disturbi d’ansia, i sintomi depressivi e le patologie psichiatriche.