Venezia, è nata la centrale sismica del Veneto: al via una rete di 300 sensori

Taglio del nastro della nuova sede dell'Istituto Oceanografico al Vega, dove una centrale operativa si occuperà del monitoraggio sismico del Veneto

Taglio del nastro della nuova sede dell'Istituto

Taglio del nastro della nuova sede dell'Istituto

Venezia, 23 settembre 2021 – È stata inaugurata oggi la nuova sede dell’Istituto Nazionale Oceanografico, una sala operativa altamente tecnologica per il monitoraggio sismico del Veneto. Gli esperti sismologi dell’Ogs lavoreranno all’interno del Vega, il Parco Scientifico Tecnologico di Marghera.

Il monitoraggio sismico utilizzerà i dati provenienti della Rete Sismometrica del Veneto, gestita in collaborazione con la Protezione Civile regionale. L'attività comprende il servizio di segnalazione automatica dei terremoti con una prima stima degli effetti. Per migliorare la previsione, sono stati ora intrapresi progetti per aumentare i punti di misura e la realizzazione di una rete diffusa di accelerometri, ovvero i sensori sismici. L'Ogs, inoltre, fa parte del Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia (Corila) e, grazie alle proprie competenze in campo oceanografico, è coinvolto nel progetto Venezia2021 per lo studio dell'ambiente lagunare.

Nei prossimi mesi verranno installati oltre 300 sensori sismici nei Comuni veneti, collegati a un centro di acquisizione dati: in caso di terremoto, forniranno misure di accelerazione del suolo utili a valutare rapidamente l'impatto del sisma e a orientare gli interventi di protezione civile. “Da anni la Regione del Veneto – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin – si avvale della specifica competenza dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, attraverso una collaborazione per le attività di interesse comune in materia di rilevamento, monitoraggio e studio della sismicità e gestione della rete di monitoraggio e di controllo sismico al fine del controllo dei fenomeni naturali”.

La centrale di rilevazione dell'Istituto
La centrale di rilevazione dell'Istituto

Istituto Oceanografico: di cosa si occupa

L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) è un ente pubblico di ricerca che opera in ambito internazionale nel campo dell'oceanografia fisica, chimica, biologica e geologica, della geofisica sperimentale e di esplorazione, della sismologia e della sismologia applicata all'ingegneria. Le competenze dell'Ente vengono applicate nel campo delle scienze della Terra, del mare e delle aree polari per contribuire alla diffusione della conoscenza scientifica e per risolvere problematiche ambientali, economiche e sociali.

In particolare, avvalendosi della propria nave da ricerca “Laura Bassi” e delle altre grandi infrastrutture si ricerca, l'Ogs interviene per salvaguardare e valorizzare le risorse naturali e ambientali, per valutare e prevenire i rischi geologici, ambientali e climatici, e per diffondere le conoscenze e la cultura scientifica. In tale ottica, l'Istituto ricopre un ruolo importante e trainante nel sistema della ricerca italiana e internazionale, per contribuire allo sviluppo tecnologico e socio-economico del Paese e per assicurare l'acquisizione e lo scambio a livello globale delle conoscenze e delle tecnologie più avanzate, consentendo al tempo stesso il loro positivo impatto e ricaduta sui territori locali.