Veneto in zona gialla, Zaia ai cittadini: "Non abbassate la guardia"

Il Governatore chiede massima attenzione per il rientro della regione in zona gialla: serve serietà e senso civico

Luca Zaia

Luca Zaia

È un appello alla responsabilità collettiva quello del presidente della regione Veneto Luca Zaia, che si rivolge direttamente ai cittadini in una lettera aperta, nella speranza che possano continuare ad osservare le regole per limitare il contagio della pandemia da Covid-19.

Le parole del presidente del Veneto Luca Zaia 

“Siamo su uno spartiacque: da domani si passa da un periodo di responsabilità collettiva con regole imposte dall'alto, a una responsabilità soggettiva, dove ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte con un forte appello alla propria coscienza”, le parole del governatore. 

E ancora: “Esistono studi scientifici - aggiunge - che testimoniano che indossare la mascherina, evitare assembramenti e igienizzare le mani sono misure che valgono quanto un lockdown, come quelli che nei mesi scorsi abbiamo vissuto. Siamo chiamati dunque a una coabitazione intelligente e ragionata col virus, finalizzata a uscire definitivamente da questo incubo". 

Il rientro in zona gialla e il “ritorno alla normalità”

Per evitare che la Regione possa trovarsi nuovamente in difficoltà in seguito al ritorno in zona gialla e all’allentamento delle misure restrittive, il presidente chiede massima attenzione e fa leva sull’importanza di questo percorso, che comporta grande serietà e senso civico da parte di tutti.

“L'attenzione che dobbiamo porre deve quindi continuare a essere massima”, continua Zaia rivolgendosi in particolare ai giovani, coinvolti su più fronti. “Per parte nostra ce la stiamo davvero mettendo tutta: siamo la regione che vaccina di più e sta spingendo a fondo sull'acceleratore delle inoculazioni. Date e cronoprogramma ci dicono che dovremmo arrivare a mettere in sicurezza gli over 60 prima dell'estate, senza dimenticarci mai che le categorie più a rischio restano sempre i maschi sopra i 65 anni e le femmine sopra i 75". 

"Tutti noi - conclude il presidente del Veneto - dobbiamo porre attenzione e scrupolo: non sottovalutare il rischio, non abbassare la guardia, stare attenti ai nostri comportamenti. Lo dobbiamo a chi ci sta accanto, a tutti coloro che non possono permettersi il lusso di contagiarsi e ammalarsi, per patologia, per età, per fragilità, lo dobbiamo a tutta la comunità".