Verona, 14 agosto 2024 – Tenta di sfregiare il suo ex compagno aggredendolo prima con l’acido e poi con un punteruolo. Una storia di minacce e violenze avvenute a Verona, dove una donna di 46 anni è finita in carcere per atti persecutori e lesioni personali aggravate. Al centro delle rivendicazioni l’affidamento del figlio di quattro anni. Arrestato anche il nuovo convivente 55enne della donna.
A denunciare le violenze un 48enne italiano, ex compagno della donna arrestata. Durante la separazione, il bambino è stato affidato al padre e da lì sono iniziate le minacce. Nelle ultime settimane, l’uomo ha denunciato di avere subito minacce esplicite ed aggressioni fisiche, poiché la donna voleva obbligarlo a consegnargli il bambino con la forza. A suo sostegno anche il nuovo convivente, che ha partecipato alle aggressioni.
Uno di questi episodi violenti è avvenuto anche sotto gli occhi del bambino. Un'escalation iniziata con minacce di mandare sicari per “squagliarlo vivo”, o di “farlo saltare in aria” e di “bruciarlo con l'acido”, poi sfociate in vere e proprie aggressioni.
Tra le violenze, anche un'aggressione con l'acido sul collo e sulle spalle, che fortunatamente non lo ha sfregiato permanentemente. Vi è stata poi un'aggressione con un punteruolo, rimastogli conficcato in un braccio, mentre l'uomo usciva dall'abitazione della madre dove aveva cercato riparo. I due indagati, già noti alle forze dell'ordine, sono stati rintracciati a San Giovanni Lupatoto e Albaredo d'Adige (Verona): sono stati arrestati su ordine di custodia cautelare del gip, e trasferiti nel carcere veronese di Montorio a disposizione dell’autorità giudiziaria.