Verona, liberati 3 macachi usati per la sperimentazione dall’Università

Charlie, Bob e Lucio sono liberi. Gli esemplari trasferiti dai laboratori dell'Università ad un centro di recupero. Soddisfazione della giunta, del rettore Nocini e della Lav

Macachi (foto d'archivio)

Macachi (foto d'archivio)

Verona, 4 Giugno 2021 – Charlie, Bob e Lucio sono liberi. Tre esemplari di macaco sono stati liberati dal centro ricerche dell’Università di Verona, dove erano soggetti a sperimentazione scientifica. I primati sono stati trasferiti al centro di recupero di Semproniano, comune in provincia di Grosseto, dove verranno inseriti in un progetto di riabilitazione accompagnati da veterinari e personale specializzato. I tre primati saranno costantemente seguiti da veterinari, che li assisteranno nel percorso di riabilitazione alla vita fuori dai centri di ricerca in uno spazio di ampie dimensioni, in cui sono stati ricreati ambienti il più naturali possibile, con attrezzatura per il gioco e lo svago

L’operazione rientra in un programma di più ampio respiro, che vede coinvolti già quasi 50 macachi provenienti dalle Università di Modena e Padova, oltre ad altri 9 esemplari arrivati dall’Istituto superiore di Sanità.

Fondamentale sostenere il cambiamento in atto”

La liberazione dei primati è stata accolta con soddisfazione dalla Lav, la Lega anti-vivisezione, che per l’occasione ha collaborato con le maggiori istituzioni cittadine del Comune scaligero, anch’esse entusiaste: il sindaco Federico Sboarina, la consigliera delegata alla tutela degli animali Laura Bocchi e il Rettore dell’ateneo Pier Francesco Nocini.

“La liberazione di questo nuovo gruppo di macachi conferma come il dialogo tra le associazioni e il mondo scientifico sia possibile e fondamentale per sostenere il cambiamento in atto - ha detto la biologa Michela Kuan, responsabile Lav in Area Ricerca senza animali -. Tutto è volto a dare piena applicazione alla norma, particolarmente stringente sull'uso di queste specie, e guardare al futuro, grazie al sostegno ai modelli innovativi e alternativi all'uso di animali”.