Finanziere arrestato dai suoi colleghi

L’accusa per il militare sarebbe quella di peculato: massimo il riserbo

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Senigallia (Ancona), 16 luglio 2014 - Massimo riserbo sull’attività investigativa che ha portato sabato all’arresto di un finanziere in servizio alla Tenenza delle fiamme gialle senigalliesi, nella caserma di via Perilli. Niente è infatti trapelato rispetto all’operazione che è stata effettuata da stessi colleghi del finanziere. A quanto risulterebbe, l’ipotesi di reato per la quale il finanziere è stato arrestato, sarebbe peculato.

Non si conoscono le generalità del finanziere, che è stato posto agli arresti domiciliari. Non si tratterebbe comunque di un giovane ai primi incarichi, ma di una persona con esperienza e con anni di attività alle spalle. Questa mattina assistito dal suo legale di fiducia, il finanziere dovrebbe comparire davanti al giudice del Tribunale di Ancona per l’interrogatorio di garanzia.

Come detto, l’attività investigativa che ha portato all’arresto da parte delle Fiamme gialle, è coperta da uno stretto riserbo, anche perché si tratta di un componente del corpo. Sembra comunque che l’indagine andasse avanti ormai da tempo e che quindi non si sia trattato di un arresto maturato nel giro di pochi giorni. E’ probabile che le mosse del finanziere fossero seguite dai suoi colleghi, anche se non si conosce per quali episodi vengano mosse accuse nei suoi confronti. In ogni caso nei prossimi giorni è possibile che si possano sapere più particolari della vicenda, che sicuramente ha gettato sconcerto tra i colleghi e tra quanti conoscono il finanziere.

Una volta che l’arrestato verrà ascoltato dal giudice e che avrà la possibilità tramite il suo avvocato di rispondere alle accuse che gli vengono mosse e chiarire la sua posizione, il giudice valuterà quali ulteriori provvedimenti assumere. E’ anche possibile che il legale possa chiedere anche la remissione in libertà per il proprio assistito attraverso il ricorso al Tribunale del riesame.