Guasto sull'Intercity per Roma, la rabbia di Lodolini

L’onorevole: "Ritardo di un’ora e al freddo, ora basta"

La stazione dei treni di Ancona (Antic)

La stazione dei treni di Ancona (Antic)

Ancona, 20 gennaio 2016 - Anche il parlamentare del Partito Democratico Emanuele Lodolini finisce tra le vittime dei disservizi delle ferrovie: i ritardi accumulati, i guasti alle porte e la mancata accensione dei riscaldamenti hanno reso difficile il suo viaggio in treno fino a Roma, tanto che l’esponente dei Democratici ha già annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare.

La disavventura è di ieri mattina, quando Lodolini è salito sul treno 533, Intercity Ancona-Roma Termini, con orario di arrivo previsto per le 9.56, ma che è arrivato a destinazione attorno alle 11. La partenza da Ancona è slittata a causa di guasti alle porte e poi i ritardi si sono accumulati, tanto che l’Intercity è arrivato dopo il Frecciabianca che doveva arrivare a Roma alle 10.22.

«Questa mattina viaggio in treno per Roma allucinante – è il diario di bordo del parlamentare, affidato al suo profilo Facebook –. Scrivo indossando il cappotto dal freddo. Il treno 533, già alla partenza da Ancona, accumulava ritardi tanto da raggiungere la fermata successiva Falconara con circa mezz’ora di ritardo. Alla Stazione di Fossato di Vico il treno aveva accumulato circa un’ora di ritardo tanto da dare la precedenza al Freccia Bianca 9851 partito da Ravenna alle 6.07 e con arrivo previsto a Roma per le ore 10.22. Lungo il tragitto i passeggeri hanno viaggiato in condizioni non semplici a causa del freddo a bordo del treno. Che dire? Semplicemente che è una vergogna! Appena arrivo deposito interrogazione parlamentare».

Il post ha scatenato un profluvio di commenti: c’è chi segnala un ritardo di due ore del Frecciabianca Ravenna-Roma di lunedì mattina, chi fa presente che l’Intercity utilizzato da Lodolini macina quotidianamente disservizi, chi spera che, dato che a subire il disagio è stato un parlamentare, il servizio possa migliorare e che il deputato possa far sentire a Roma la voce dei viaggiatori.

Proprio mentre Lodolini affrontava il suo «viaggio allucinante», Legambiente diramava un comunicato di plauso alla Giunta regionale per aver investito sulla «viabilità sostenibile». Gli investimenti decisi dall’esecutivo marchigiano permetteranno infatti, tra l’altro, di sostituire materiale rotabile portando 300 nuovi treni.

«Una boccata d’ossigeno – la definisce la presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini – ma non basta». Pulcini si augura che l’investimento della Regione «segni l’avvio di un percorso per rendere più competitivo il trasporto pubblico locale e per generare una nuova consapevolezza tra i cittadini. Chiediamo alla Regione di avviare subito un tavolo di confronto sulla mobilità nelle Marche con il coinvolgimento di enti locali, imprese di trasporto e forze sociali.

Alla data del 18 gennaio, sono già troppi gli sforamenti rilevati dalle centraline per il monitoraggio di polveri sottili». Secondo lo studio di Legambiente per la campagna Pendolaria, il materiale rotabile nelle Marche supera la media di 19 anni e supera i 20 nel 49,5% dei casi. Nelle Marche il parco rotabile è di 100 treni, 56 ad alta frequenza e 44 a media percorrenza, di cui 72 sono elettrici e 28 a diesel.