Ecco com’è ridotto il Cardeto. Panchine sepolte dall’erbacce

Situazione al limite della decenza con la vegetazione fuori controllo. Ma tutta l’area è in abbandono

Ecco com’è ridotto il Cardeto. Panchine sepolte dall’erbacce

Ecco com’è ridotto il Cardeto. Panchine sepolte dall’erbacce

Un pic-nic al Cardeto tra il 25 Aprile e il 1° Maggio? Idea bella e suggestiva, sebbene agli amanti delle scampagnate urbane si raccomanda un paio di machete per farsi largo tra l’erba alta e fuori controllo. Tutt’altro che un bel biglietto da visita per i turisti che in questi giorni a cavallo tra le festività hanno deciso di passare una giornata nel capoluogo dorico. Nonostante i proclami della campagna elettorale e le assunzioni di responsabilità nelle linee guida di mandato da parte dell’amministrazione comunale, la situazione del decoro di Ancona resta precaria se non pessima. A farne le spese anche il verde urbano, fuori controllo un po’ ovunque. Compreso il parco del Cardeto dove è bastato poco per capire che lì il personale deputato al taglio dell’erba non è passato di recente. Le piogge delle ultime settimane, alternate a giornate assolate garantisce una crescita esponenziale della vegetazione, specie quella che andrebbe tenuta sott’occhio e potata via nel periodo primaverile.

Entrando nell’area parco da via Birarelli, all’altezza dell’Anfiteatro romano, subito il verde si dimostra invasivo. Alcune panchine sono completamente circondate dalle erbacce, rami di alberi da bonificare invadono le aree circostanti, i sentieri in parte impraticabili, la crescita di piante infestanti è impressionante. Salendo verso l’area dei fari è possibile passeggiare esclusivamente lungo i sentieri di terra tracciati, basta uscire di poco e ci si trova immersi nella verdura. Sul belvedere, la parte più alta del parco, il terreno è completamente coperto di erba alta, il punto dove il Cai ha piantato degli alberi è letteralmente infestato di erba alta che ha già coperto la segnaletica del progetto ‘Buona crescita’.

Proseguendo oltre l’incuria del verde all’interno del Cardeto è emblematica, ma non si vedono interventi imminenti in previsione. In generale l’intera area parco è mal tenuta: staccionate rotte, muri crollati, sporcizia, rifiuti abbandonati dagli incivili. In preoccupante degrado anche la zona del chiosco di legno che in passato ha ospitato sparute iniziative stagionali, all’ombra del faro vecchio in pietra; una scena di assoluto abbandono. L’attuale giunta sta cercando di reperire risorse per le manutenzioni ordinarie e per la cura del verde. In generale il parco è tenuto male, ma la gestione poco curata è una responsabilità che va condivisa con la vecchia amministrazione, sebbene ci si aspettasse molto di più in questi primi dieci mesi di giunta Silvetti. Giunta che sta lavorando per inserire il Cardeto all’interno del Parco del Conero, vecchio pallino del sindaco.