Alberto Bignami
Cronaca

Rapina e picchia la tabaccaia: arrestata ex impiegata delle Poste

Il racconto della vittima: "Stefania Ferretti è arrivata con l’autobus ed è subito entrata. Io ero dietro al bancone, lei ha fatto il giro e poi chiedendomi i soldi ha iniziato subito a prendermi a pugni..."

La tabaccheria entrata nel mirino (Foto Bignami)

La tabaccheria entrata nel mirino (Foto Bignami)

Ancona, 26 marzo 2015 - «E’ arrivata con l’autobus ed è subito entrata. Io ero dietro al bancone, lei ha fatto il giro e poi chiedendomi i soldi ha iniziato subito a prendermi a pugni, a strapparmi i capelli. Puzzava di alcol, sembrava quasi drogata. Mi sono girata di schiena ma continuava a picchiare dandomi anche dei calci. Era di una violenza inaudita. Solo per caso sono riuscita a prendere il telefono e urlando e piangendo ho chiamato i carabinieri. Ho potuto solo dire «mi stanno picchiando, mi stanno rapinando, qui alla tabaccheria di Candia correte» e ho sperato che arrivassero presto e che mi avessero capita nella concitazione».

Una mattinata di terrore quella vissuta da Lorella Carosi titolare, insieme alla sorella Donatella, della tabaccheria-edicola omonima, vicino al circolo cittadino di Candia. E’ accaduto ieri, alle 8. Sul posto sono accorsi i militari dell’Arma che sono poi riusciti a bloccare ed arrestare la rapinatrice, Stefania Ferretti, 53 anni, ex dipendente alle Poste al Piano«Urlavo e chiedevo di smetterla di picchiarmi – prosegue Lorella -. Finto di arraffare i soldi dalla cassa è uscita e si è messa ad attendere l’autobus ma nel frattempo alcuni passanti l’avevano bloccata ma nessuno pensava ad una rapina, piuttosto a un malore. I carabinieri, grazie al cielo, sono arrivati in un attimo e l’hanno arrestata prima che potesse scappare. Poi – aggiunge - me l’hanno portata per farmela riconoscere e lei dalle tasche ha tirato fuori i soldi che mi aveva rubato, 100 euro in varie banconote tutte appallottolate. I soldi – aggiunge – erano però di più, infatti dopo le hanno trovato addosso altri 130 euro che mi sono stati restituiti». Lorella cerca di cancellare quei terribili momenti e nel pomeriggio è tornata ugualmente al lavoro.

«Mia sorella è piccolina – aggiunge Donatella -, e non sa difendersi perché è una persona buona e gracile. Ma avanti così non si può andare. Bisogna fare delle leggi adeguate. Non c’è più alcuna tutela, lavoriamo solo per mantenere i politici». Anche Daniela Santarelli, titolare della tabaccheria di Pontelungo rapinata la scorsa settimana è voluta andare ad esprimere la propria solidarietà alle due sorelle. «Bisogna fare qualcosa – ha detto – perché la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Ho anche parlato con la Federazione Tabaccai e speriamo che qualcosa cambi quanto prima». Quello di ieri non è il primo episodio nella tabaccheria di Candia, attiva dal 1960 e tramandata dal padre.

«L’hanno scorso ci hanno rubato la borsa ma anni fa subimmo un furto che ancora stiamo pagando per tutto quello che ci portarono via». Stefania Ferretti si trova ora ai domiciliari in attesa del processo per direttissima che si svolgerà questa mattina.