La morte di Aurora, città sotto choc

La 18enne è deceduta a Torrette dopo una settimana in coma. Disposta l’autopsia

Aurora Stella

Aurora Stella

Ascoli, 23 febbraio 2016 - Un destino impossibile da accettare. Una morte assurda, incomprensibile, inaspettata. Una tragedia che non può lasciare indifferenti. Aurora Stella, la ragazza bellissima, innamorata della vita, sempre sorridente, non ce l’ha fatta.

E’ morta nel primo pomeriggio di ieri, a soli 18 anni (ne avrebbe compiuti 19 venerdì prossimo), nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Torrette. Da una settimana era in coma farmacologico.

Tutto era cominciato la domenica di San Valentino: i genitori (Daniela Massi, consigliere comunale, e il marito Mario) l’avevano trovata svenuta rientrando in casa. Avevano chiamato il 118, ma i medici, dopo la prima visita, li avevano rassicurati: niente di cui preoccuparsi, solo gli effetti di quell’influenza che Aurora aveva da un po’.

La notte, però, la ragazza aveva avuto ancora problemi, a tal punto da convincere i genitori a riportarla al Mazzoni. Lì i medici hanno capito che qualcosa non andava, perché la 18enne aveva un affaticamento incompatibile con la sua età: gli accertamenti hanno rivelato una miocardite.

Immediato il trasferimento a Torrette, ma durante il viaggio Aurora ha avuto un arresto cardiaco. I medici l’hanno salvata, ma lei è finita in coma farmacologico. E purtroppo non si è più svegliata.

La morte è stata causata da un’improvvisa complicazione, una trombosi, che non ha lasciato scampo alla studentessa. La direzione sanitaria dell’ospedale ha disposto l’autopsia per fare chiarezza sulla tragedia. Non ci sono inchieste aperte, ma la volontà di capire fino in fondo per quale motivo una ragzza così giovane sia stata strappata alla vita.

La città è sotto choc. In tantissimi si erano stretti intorno alla famiglia, come giovedì scorso, quando la chiesa del Cuore Immacolato era piena di gente per la veglia di preghiera. La mamma di Aurora aveva ringraziato per tutto quell’affatto, e aveva chiesto agli ascolani di continuare a pregare.

ORA NON RESTA che il dolore. Un dolore immenso, come quello che gli amici e i compagni di scuola dell’Istituto tecnico commerciale «Ceci» esprimono attraverso i social network.

«Voglio ricordarti così, dolce angelo, con uno dei miei soliti selfie che tu odiavi tanto perché ti vergognavi – scrive Fabrizio – ma io te li facevo comunque perché eri sempre la più bella. Già ci manchi». «Ciao piccola – prosegue Alessia –. Sarai la stella più brillante dell’universo come lo sei sempre stata. Riposa in pace».

Commovente, infine, il messaggio ‘postato’ dal noto fotografo ascolano Gabriele Viviani, che ha avuto modo di conoscere Aurora in passato. «Ciao Aurora. Era da molto che non pregavo e mi sono ritrovato a pregare per te. Mi hai messo davanti all’amore, a vivere la vita e viverla bene – scrive Viviani -. E’ ingiusto, troppo ingiusto quello che ti è successo. Chiedo solo il perché, ma dicono che non si può passare davanti a Dio. Però ho pregato al miracolo ma il destino ha voluto altro. Comunque, il miracolo più bello lo hai fatto tu, hai amato la tua vita. Oggi è triste il nostro sorriso, ma sorridiamo ugualmente così come ci dicevi di fare tu. Adesso stammi vicino, perché con te non c’è paura».