Cani avvelenati in centro: «Un comitato per fermare i vigliacchi»

Il consigliere comunale Igino Cacciatori lancia l’allarme dopo le ultime segnalazioni in piazza San Tommaso dove è morto un beagle. «In città ci sono pochi controlli, per questa gente è troppo facile adescare gli animali»

Il consigliere comunale Igino Cacciatori si sta battendo contro le esche avvelenate

Il consigliere comunale Igino Cacciatori si sta battendo contro le esche avvelenate

Ascoli, 2 ottobre 2015 - Torna l’incubo delle esche avvelenate, con alcuni cani che sarebbero stati uccisi nei giorni scorsi in alcune vie del centro storico. L’ultimo a cadere nella trappola è stato il beagle di un noto veterinario ascolano. A lanciare l’allarme, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, è stato il consigliere comunale Igino Cacciatori, il quale da un paio d’anni (da quando Stella, il proprio volpino bianco è morto proprio dopo aver ingerito una polpetta velenosa) ha intrapreso una vera e propria battaglia nei confronti di quelle persone, se così possono essere definite, che lasciano per strada tali bocconi micidiali. Lo stesso Cacciatori, anzi, ha intenzione di creare un comitato che possa sensibilizzare la cittadinanza nei confronti di un problema così grave e troppo spesso attuale. «La verità è che in giro c’è gente malata, vigliacca e crudele, che odia gli animali e che vive solamente per far loro del male – ha raccontato ieri Igino Cacciatori -. Peraltro, nella nostra città ci sono anche pochi controlli e per questi signori è un gioco da ragazzi adescare i nostri amici a quattro zampe. Negli ultimi giorni alcuni episodi di avvelenamento sono avvenuti in piazza San Tommaso, mentre un mese fa dei casi analoghi si sono verificati in viale Vellei. Io parlo a titolo di semplice cittadino amante dei cani e ritengo che non si possa più andare avanti in questo modo. Pertanto, invito tutti coloro che sono animati dai miei stessi sentimenti e valori a rivolgersi a me, per fare sinergia e unire le nostre forze contro queste persone cattive». In base a quanto raccontato dallo stesso Cacciatori, proprio in piazza San Tommaso, sono stati trovati dei wurstel all’interno dei quali alcuni malintenzionati hanno messo topicida in polvere, chiodi e pezzi di vetro. «In prima persona ho assistito ad un fatto sconcertante – ha raccontato il consigliere comunale – con un bambino che qualche giorno fa aveva raccolto il wurstel e stava per metterlo in bocca. Per fortuna il padre lo ha fermato in tempo. Altrimenti saremmo stati qui a parlare di una tragedia. Tutto questo per far capire che le esche avvelenate sono pericolose anche per i bimbi, visto che spesso vengono gettate nei parchi e in mezzo al verde. Mi chiedo perché le guardie ecologiche non intervengano e perché le forze dell’ordine non cerchino di rintracciare gli autori di questi gesti vergognosi. Il mio intento, come detto, è quello di proseguire questa battaglia perché ogni volta che muore un animale è come se morisse nuovamente il mio cane – ha concluso Cacciatori -. Dobbiamo lottare contro queste persone malate e crudeli. Pertanto, invito tutti i cittadini a sporgere denuncia ogni qual volta notino qualcosa di strano o delle esche in giro per la città».

Matteo Porfiri