Festa al circolo cittadino, arrivano i carabinieri

Movida, segnalazione dei residenti. E i militari spengono la musica. E’ successo domenica dopo la Quintana. Nico Stallone: «Va trovata una soluzione per evitare che la città muoia»

Sono intervenuti i carabinieri (foto d’archivio)

Sono intervenuti i carabinieri (foto d’archivio)

Ascoli, 4 agosto 2015 - Per qualcuno la movida ascolana continua ad essere troppo fracassona. Anche se di scena in una calda sera d’estate, dopo che la città è ancora in festa per via della Quintana. E’ questo il caso di qualche residente di corso Mazzini, artefice con molta probabilità della chiamata ai carabinieri per impedire che la festa «Nessundorma», organizzata da un gruppo di ragazzi al circolo cittadino, domenica, approfittando dell’ordinanza del sindaco, continuasse fino a tarda notte. Peccato solo che il divertimento era da poco iniziato quando le forze dell’ordine sono arrivate e hanno fatto spegnere la musica. Insomma, zero tolleranza in città da parte di chi vuole dormire nei confronti di chi, invece, ogni tanto vuole divertirsi.

«I carabinieri sono stati chiamati – dice il gestore del circolo cittadino, Nico Stallone – probabilmente da qualche residente che voleva dormire. Le forze dell’ordine sono passate una volta alle 2 e poi alle 3, e hanno verbalizzato. La festa era stata organizzata nella sera della Quintana per approfittare dell’ordinanza del sindaco che permetteva di mettere musica fino ad un’ora più tarda. Ma poi di fatto è durata pochissimo. Io credo – continua – che occorrerà trovare una soluzione, che sia quella di una deroga una volta al mese per l’organizzazione di feste, o altro. Penso che la ragione si trovi in mezzo, tra chi vuole riposare e tra chi, invece, vuole divertirsi. Bisogna, quindi, trovare un punto di incontro anche per evitare che la città muoia». «Secondo me – dice Filippo Galosi, titolare della paninoteca Attù – non è più una questione di regole e rispetto, ma una questione che non vogliono proprio. I giovani ad Ascoli non ce li vogliono e non vogliono nemmeno chi investe e si impegna per non far morire questa città. Da parte mia, dopo che sabato scorso ho organizzato una festa che si è iniziata a movimentare alle 23 e che a mezzanotte ho dovuto interrompere, non farò più nulla, non investirò più perché non mi conviene. Anche perché come al solito, per qualcuno tutto è possibile e per altri no».

l. c.