Crisi idrica in provincia di Ascoli, chiudono anche le fontane

Dalla prossima settimana in alcuni quartieri niente acqua dalle 23 alle 6,30

La fontana di piazza Arringo

La fontana di piazza Arringo

Ascoli, 9 novembre 2017 - La crisi idrica non risparmia nemmeno la storia: la carenza di acqua, che ha spinto la Ciip alla decisione di chiudere i serbatoi di alcune zone della città nelle ore notturne, ha conseguenze anche sulle fontane. Due simboli come la fontana dei cani e quella di piazza Arringo resteranno infatti senz'acqua, anche se la Ciip si è impegnata ad attenuare, per quanto possibile, i disagi garantendo l'apertura in giorni particolari, anche in base alle segnalazioni dell'Arengo. Stesso discorso per la fontana di piazza Matteotti a San Benedetto, di piazza Europa a Rotella e di piazza XX settembre a Offida: un provvedimento che riguarda quindi le fontane a getto continuo, cioè quelle senza il rubinetto per l'erogazione dell'acqua.

Intanto lunedì si deciderà il calendario delle chiusure notturne, che riguarderà qualche Comune dell'entroterra, praticamente tutta la Vallata, arriverà a sfiorare la costa e nella città capoluogo riguarderà da vicino Monticelli, Brecciarolo, la zona delle Tofare, via Napoli, via Piceno Aprutina, via Spalvieri e via III ottobre, per arrivare a Mozzano. Gli utenti verranno informati, anche tramite sms, sulla data precisa di chiusura dei serbatoi, necessaria per permettere la loro ricarica e garantire così l'acqua durante le ore diurne. 

"Abbiamo un consumo superiore di risorsa - ha spiegato il presidente della Ciip, Pino Alati - dal momento che è stata decisa l'esenzione dal pagamento nelle zone del cratere. Purtroppo quest'anno la natura è stata avara con poche piogge, il terremoto ha cambiato anche la portata delle sorgenti. Su quest'ultime, per sapere se avranno ancora la 'funzionalità' del periodo pre-sisma dovremo aspettare un anno: tutto questo comporta un certo timore da parte nostra nel dare comunicazioni, anche perché non sappiamo se tutto tornerà come prima". La nota con cui la Ciip ha reso noto la necessità di attuare queste chiusure non pone un limite temporale al provvedimento: "Si precisa - scrive l'azienda - che questa azione rappresenta la prima fase di possibili altri successivi interventi attivabili in redazione all'andamento delle portate sorgentizie, all'andamento climatico e alla domanda idrica da parte delle utenze".