Botte e minacce alla ex: "Finisci all’obitorio"

La donna racconta anni di soprusi: dalla pistola puntata alla reclusione in casa

LA TESTIMONIANZA La donna ha raccontato ieri la lunga serie di episodi persecutori

LA TESTIMONIANZA La donna ha raccontato ieri la lunga serie di episodi persecutori

Ascoli Piceno, 6 dicembre 2016 - E’ di una lunga serie di atti persecutori che è accusato Domenico Raduano, pugliese di 41 anni comparso ieri davanti al giudice del tribunale di Ascoli, Marco Bartoli, e al pubblico ministero, Cinzia Piccioni, che accusa l’imputato, in sintesi, di stalking nei confronti di un’ex convivente e di minacce e lesioni nei confronti di un amico di lei. Ieri mattina la donna ha raccontato la lunga serie di episodi persecutori messi in atto minacciandola e costringendola a restare chiusa in casa.

Raduano è accusato di aver più volte picchiato violentemente un amico di lei facendolo finire al pronto soccorso. E anche nell’ambiente sanitario avrebbe continuato a perseguitare i due. «Da qua andrete direttamente all’obitorio» ha raccontato la vittima.

Sia la donna che il suo amico, assistiti dall’avvocato Barbara Gagliardi, hanno ritirato la denuncia contro Raduano, ma la gravità dei reati è tale che sono procedibili comunque d’ufficio. Il processo riprenderà il 15 maggio prossimo quando è fissato anche un altro procedimento per lesioni e incendio di un’auto nel quale è imputata anche la donna.

Lo scorso maggio Raduano era stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per minaccia, violenza privata, rapina, lesioni personali gravi, reati commesso sempre nei confronti della donna; il giudice gli ha riconosciuto un vizio parziale di mente. I fatti contestati risalgono al 2014 quando l’uomo avrebbe sottratto con violenza le chiavi dell’appartamento che la donna teneva in mano procurandole lesioni.

In un'altra occasione si sarebbe invece introdotto a casa di lei, impedendole di uscire e di chiedere aiuto via telefono e non abbandonando l’abitazione nonostante le richieste ripetute della donna.

A maggio 2013 Raduano venne arrestato con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari, minacce e mancato rispetto di una disposizione del Questore di Ascoli che gli aveva vietato di presentarsi a San Benedetto per tre anni. L’uomo venne sorpreso in casa della sua ex convivente che, al culmine di una lite, avrebbe per altro minacciato di uccidere con una pistola.

Raduano, per molti anni residente a San Benedetto, era stato arrestato anche ad aprile 2012 per aver compiuto una rapina ai danni di una profumeria, minacciando una commessa con un coltello: 180 euro il bottino. Per questo reato venne condannato dal tribunale di Ascoli a 2 anni e 8 mesi. Attualmente è rinchiuso in carcere.