Niente giornale porno in carcere, detenuto fa ricorso

Sottoposto al regime del 41-bis a Marino del Tronto, ingaggia una battaglia giudiziaria per soddisfare la sua umana debolezza

Giornali hot vietati al supercarcere di Marino del Tronto

Giornali hot vietati al supercarcere di Marino del Tronto

Ascoli, 10 maggio 2015 – Niente giornali porno per i detenuti in regime di 41-bis. Ma uno di loro non ci sta e tramite l’avvocato Mauro Gionni farà ricorso alla procura di Ascoli e a quella di Roma.

Succede al carcere di Marino del Tronto, e la vicenda è di quelle curiose, all’italiana. Nell’ambito del 41-bis si possono chiedere e ottenere deroghe per piccole cose, come cambiare menù se si hanno problemi di salute o abbracciare i propri figli senza che restino al di là del vetro durante gli incontri con i familiari.

Ma la decisione deve essere da un magistrato di sorveglianza. Tempo fa, l’avvocato Gionni ha chiesto e ottenuto deroghe per tre detenuti, uno dei quali aveva appunto l’umana debolezza di sfogliare un giornale pornografico. Il magistrato di sorveglianza ha detto sì, ma il Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, non solo ha fatto ricorso, ma non ha applicato la sentenza. E nonostante il ricorso sia stato bocciato, non c’è stato niente da fare né per i giornali a luci rosse né per tutto il resto. Da qui il nuovo ricorso di Gionni alle due procure. E la battaglia continua.