Aeroporto, sfida Grexit e vola verso Piazza Affari

Nazareno Ventola: “Andiamo avanti con il road- show”

(Foto Dire)

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Bologna, 29 giugno 2015 - Il terremoto innescato dalla crisi greca non ferma l’Aeroporto di Bologna, che per ora non cambia i propri piani e accende i motori della quotazione in Borsa. Nel giorno in cui la Grecia si sveglia con gli sportelli bancari chiusi e l’Europa trema per il rischio contagio, lo scalo bolognese, forte di riscontri favorevoli raccolti in questi mesi tra gli investitori, oggi inizia le grandi manovre per lo sbarco a Piazza Affari (la quotazione vera e propria avverra’ tra una quindicina di giorni) presentandosi agli investitori nella prima tappa del road show che inizia da Palazzo Mezzanotte e proseguirà fino all’8 luglio toccando anche i centri dell’alta finanza europea.

“Non andremo ad Atene”, scherza il direttore generale di Sab, Nazareno Ventola. Che poi, serio, assicura: “Il nostro programma non cambia rispetto alle notizie di stamani. Andiamo avanti con il road- show. Nel pre- marketing abbiamo ricevuto una reazione positiva dai potenziali investitori, c’è grande interesse nei confronti della società sia in Italia che l’estero”.

"Questo lunedì, un po' controverso per i mercati, è una giornata importante per noi. Credo che, a maggiora ragione, questa sfida sia da raccogliere", commenta il presidente del Marconi, Enrico Postacchini. "A dispetto del mercato- aggiunge- i segnali sono positivi e incoraggianti. Gli auspici sono molto buoni, perché i primi sondaggi hanno dato buoni esiti". Dunque, prosegue Postacchini, "mi auguro e credo che l'orientamento di un investitore istituzionale non debba risentire di fatti estranei alla nostra società e ai quali, peraltro, il nostro mondo ormai è abituato. L'economia deve confrontarsi tutti i giorni con fatti di questo tipo". Avanti tutta, allora. E per convincere gli investitori l'Aeroporto cala le sue carte migliori, dalla crescita dei passeggeri che, che con una media del 6,6% negli ultimi cinque anni, superiore a quella nazionale, ha portata lo scalo al settimo posto in Italia, all'indice di connettività che ne fa una delle piste più interconnesse d'Europa. Tra i plus del Marconi, oltre al volo per Dubai che Fly Emirates opererà da novembre, anche il progetto Fico-Eatalyworld, il parco tematico sul cibo che vedrà la luce al Caab all'inizio del prossimo anno, e che, sostiene Ventola, potrà "rappresentare un'ulteriore spinta alla crescita dell'Aeroporto". Ci sono poi i conti, che descrivono un'azienda solida, che trae dalle attività 'non aviation' (aree commerciali, parcheggi, pubblicita') il 40% dei propri ricavi. Anche l'indebitamento e' sotto controllo, assicura Sab, e si attesta attorno ai 18 milioni di euro, anche a fronte del prestito, concordato lo scorso anno e attivato a giugno, di 23 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo a sostegno del piano di investimenti dello scalo, che porta l'esposizione nei confronti delle banche a circa 47 milioni di euro.

Per il futuro, Sab intende continuare a lavorare a un ulteriore sviluppo dei collegamenti, ampliando ancora il numero delle destinazioni e puntando ad aprire nuove rotte verso Est, rafforzare lo sviluppo del terminal realizzando altre aree commerciali (saranno pronte tra il 2018 e il 2019) per portare la capacità dell'infrastruttura ai 10 milioni di passeggeri nel giro dei prosismi quattro anni (nel 2014 sono stati 6,6 milioni). Se il Marconi proseguirà nel suo percorso, senza incorciare o preoccuparsi del destino degli scali di parma e Rimini, si prospetta un periodo di nuove tensioni con il sistea aeroportuale toscano che ruota attorno agli aeroporti di Pisa e Firenze, visto che, come ribadisce Ventola, Bologna continua a considerare l'area Nord della Toscana come parte della propria catchment e intende proporsi come scalo di riferimento per i turisti diretti a Firenze. Domani il road show di presentazione della quotazione (le contrattazioni vere e proprie inizieranno il 14 luglio), arriverà a Bologna (la prossima settimana toccherà Londra e Parigi). "Sarà un'occaisone per misurarsi con il sentimento della città, che è molto favorevole a questa operazione, che non era scontata ed apre una una nuova era", sottolinea Postacchini.

(fonte Dire)

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