La Comunità Islamica di Bologna: “La nostra dottrina respinge i metodi dell’Isis”

Condanna inequivocabile di una “logica aberrante di sopraffazione“

L'Isis uccide il terzo ostaggio occidentale, il britannico David Haines (Olycom)

L'Isis uccide il terzo ostaggio occidentale, il britannico David Haines (Olycom)

Bologna, 14 settembre 2014 -  "La nostra dottrina, la nostra giurisprudenza religiosa e la storia stessa della civilizzazione islamica respingono in modo inequivocabile i metodi utilizzati dall'Isis a cui non vogliamo attribuire nessuna valenza di Stato e tantomeno islamico". E' quanto scrive in una nota la Comunità Islamica di Bologna, condannando le violenze dell'Isis.

"Lo abbiamo detto e scritto e siamo qui a ribadirlo con tutta la forza che abbiamo, la violenza perpetrata a nome dell'Islam nelle martoriate contrade siriane ed irachene - sottolinea il comunicato - non può trovare alcuna legittimazione nelle fonti religiose islamiche". "Una violenza che - si legge - colpisce soprattutto i musulmani e si accanisce sulle minoranze cristiane e yazidita, secondo una logica aberrante di sopraffazione".

Ben altre referenze sono quelle cui sembrano ispirarsi i cosiddetti jihadisti - scrive la comunità islamica bolognese - crudeltà, intimidazione, pulizia etnico-religiosa, niente a che fare con la misericordia, la tolleranza e l'inclusività che ci deve contraddistinguere come credenti e timorati di Dio". "In queste settimane le notizie che provengono dall'Iraq e dalla Siria martellano l'opinione pubblica e sembra vogliano creare i presupposti per la criminalizzazione di un'intera comunità religiosa quella dei musulmani e delle musulmane d'Italia, ed è per questo - prosegue la nota - che ci rivolgiamo fiduciosi e fraterni ai nostri concittadini bolognesi, uomini e donne che ci conoscono da decenni e con i quali abbiamo intrapreso da oltre vent'anni un cammino di dialogo e di condivisione dei valori".

"Chiediamo - dicono gli islamici di Bologna - che rimangano saldi su quello che l'esperienza gli ha insegnato e dimostrato. I loro vicini musulmani non sono una minaccia per nessuno di loro e, sconfiggeremo anche questa minaccia lontana alla nostra intima vicinanza e amicizia". "In ultimo e non ultimo - conclude la nota - vogliamo reiterare il nostro invito ai singoli ed associazioni: venite a trovarci nei nostri centri, sarete accolti con gioia; invitateci verremo da voi con entusiasmo".

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