Bologna, 2 agosto. "Un dolore senza fine" / VIDEO

La rabbia e la commozione dei familiari delle vittime e dei sopravvissuti

2 agosto 1980, la commemorazione del 2017 a Bologna (foto Schicchi)

2 agosto 1980, la commemorazione del 2017 a Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 2 agosto 2017 - Sono passati 37 anni da quel 2 agosto 1980 in cui un ordigno esplose alla stazione dei treni di Bologna, disintegrando l'ala ovest, uccidendo 85 persone e ferendone più di duecento. Oggi, per la giornata del ricordo, Bologna è costellata di appuntantamenti commemorativi, a partire dall'incontro dei familiari delle vittime con il sindaco Virginio Merola in Sala Rossa di palazzo d'Accursio, a cui è seguito il corteo fino piazza Medaglie d'Oro, gremita di 'cuori' attenti e solenni. "Deve essere una giornata senza litigi, simbolo di un dolore mai sopito, ma divenuto un sano impegno civico e civile", queste le parole del sindaco, che non hanno, però, placato la rabbia dell'associazione dei familiari delle vittime, guidata dal parlamentare Pd Paolo Bolognesi, che ha lasciato la sala del consiglio comunale prima del discorso delle parole del ministro Gian Luca Galletti, come forma di protesta contro le "promesse mancate" del governo sull'applicazione della legge sui risarcimenti.

image

"Sono qui per ricordare mia nonna e mio zio, che, nel giorno funesto, dovevano raggiungere il sud", queste le parole di Michele de Marchi, che continua: "Bolognesi è stato molto chiaro nel riportare il nostro punto di vista, gli strumenti ci sono, ma vengono disattesi per circostanze poco chiare."

Stessi sentimenti, ma un trascorso del tutto diverso quello di Giovanni, ferito nella strage del 2 agosto quand'era appena diciottenne. "La vita viene segnata in modo indelebile e molte mie scelte sono state condizionate da questo passato - racconta -. Devo ringraziare di essere ancora vivo, ma finchè non troviamo risposte certe del perché e per come il dolore non finirà e la porta non si chiuderà mai."

La sensazione di tradimento e abbandono da parte del governo serpeggia nelle parole di tutti i partecipanti che, con dolore, sono incatenati ad un ricordo imponente a cui non sanno dare spiegazione. Grande, però, il ringraziamento al popolo bolognese che si prodigò nell'aiutare i feriti ed ai soccorsi nelle ore di fuoco di quel fatidico 2 agosto, popolo che, ancora oggi, dopo 37 anni, partecipa al dolore, al pathos ed alla commozione, al fianco dei superstiti e dei familiari delle vittime.

"Io non ero nata all'epoca della strage, ma l'ho vissuta nei ricordi e racconti dei miei nonni", racconta la giovane Francesca mentre partecipa alla cerimonia in piazza Medaglie d'Oro. "Sono bolognese e con la mia città condivido gioie e dolori, non posso non sentirmi travolta e addolorata per quello che successe". L'emozione viene condivisa anche da Massimiliano, che racconta come il nonno fosse passato dalla stazione soli quindici minuti prima dell'accaduto, concludendo "Nessun bolognese potrà mai dimeticare".

image

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro