Caldo, weekend di fuoco in Emilia Romagna. Bologna è da bollino rosso

Sotto le Due Torri attesa per sabato un'ondata di calore di livello 3, il massimo della scala. I consigli dei medici

Caldo, temperature estreme in Emilia Romagna (foto Artioli)

Caldo, temperature estreme in Emilia Romagna (foto Artioli)

Bologna, 23 giugno 2017- I centri urbani e le aree pianeggianti interne dell’Emilia Romagna sono interessate dalla nuova allerta arancione per temperature estreme, valida dalle ore 12 di oggi fino a tutta la giornata di domani, sabato 24 giugno. Le temperature massime da oggi fino a sabato in poi potranno essere comprese tra 33/35 gradi nel settore costiero e 35/36 gradi nelle pianure interne. Il documento, emesso dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, aggiorna e anticipa alle 12 di oggi la previsione diffusa ieri, sulla base degli ultimi dati previsionali del centro funzionale Arpaer, nell’entità del fenomeno: da giallo ad arancione nelle città non costiere e sulle pianure. In 146 Comuni collinari e in tutto il litorale l’allerta odierna è di colore giallo, corrispondente alla fase di attenzione.

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L’allerta arancione interessa 142 Comuni delle aree pianeggianti in provincia di Parma, Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Ferrara, Bologna e Ravenna, compresi i capoluoghi di provincia. Qui l’ondata di calore è molto avvertibile, in quanto l’incremento delle temperature, sia nei valori minimi che in quelli massimi, associate ad alti livelli di umidità determinano un’intensificazione del cosiddetto ‘disagio bioclimatico’. Il fenomeno è dato in attenuazione nelle successive 48 ore (da domenica 25 giugno). 

Bologna è tra le 10 città contrassegnate con il bollino rosso del ministero della Salute che indica un'emergenza caldo con il massimo livello di rischio per tutta la popolazione nel weekend. Sono infatti attese ondate di calore di livello 3, bollino rosso, il massimo della scala, per sabato a Bologna, Bolzano, Brescia, Perugia e Torino. Domenica caldo ad Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara.

Tra i consigli per far fronte alle alte temperature, i medici ribadiscono:

·  l’invito a bere molto e spesso, acqua e té, succhi di frutta, anche in assenza di stimolo alla sete, evitando superalcolici, caffè ed in generale le bevande ghiacciate;

·  consumare molta frutta e verdura, anche sotto forma di frullati e centrifugati. Frutta e verdura contengono una grande percentuale di acqua e sono fonte naturale di vitamine e sali minerali; evitare inoltre bevande e cibi troppo caldi o troppo freddi;

·  fare pasti leggeri e frequenti;

·  uscire di casa nelle ore di meno calde, nelle prime ore del mattino e dopo le 19;

·  quando si esce è consigliabile coprirsi il capo e proteggere gli occhi con occhiali da sole; indossare abiti comodi e leggeri, chiari, non aderenti e di fibre naturali (cotone e lino), perché il materiale sintetico scalda e impedisce al corpo di disperdere il calore;

·  fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea;

·  se si usano ventilatori per far circolare l’aria, non rivolgerli direttamente sul corpo;

·  arieggiare la casa, in particolare durante le ore più fresche;

·  se si utilizzano climatizzatori, regolare la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto alla temperatura esterna.

SICCITA' - Deroga immediata al deflusso minimo vitale per le esigenze potabili della val d'Arda, rilascio di 4 milioni di metri cubi d'acqua dalla diga di Brugneto per uso agricolo, riunione operativa lunedì in Arpae a Piacenza per il Trebbia. Sono le tre misure principali annunciate dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, mentre nella prefettura di Piacenza si teneva un vertice dell'Osservatorio permanente per gli usi idrici, presieduto dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, sulla crisi che sta interessando in particolare i territori del parmense e del piacentino. "E' una situazione di emergenza, il Cdm l'ha deliberata per Parma e Piacenza con uno stanziamento di 8,5 milioni per le misure immediate. E' l'inizio, agli agricoltori abbiamo avuto dato un rilascio di 4 milioni di metri cubi a favore del fiume Trebbia e lunedì faremo un'ulteriore deroga per l'irriguo. Quei metri cubi vanno a fini irrigui", ha affermato poi il ministro Galletti. 

 

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