Bologna, è morta Carla Astolfi, la befana di tutti

La grande attrice è scomparsa a 85 anni. Lavorò con Pupi Avati. Mercoledì la camera ardente in Comune

Carla Astolfi, morta a 85 anni

Carla Astolfi, morta a 85 anni

Bologna, 22 maggio 2017 - Se n'è andata senza far rumore Carla Astolfi, storica ‘befana’ della Casa dei Risvegli Luca De Nigris (per 18 anni) e regina del teatro dialettale bolognese. Nata nel 1931 avrebbe compiuto il prossimo 11 settembre 86 anni. L’attrice, uno dei personaggi più famosi della città, si è spenta all’Istituto Sant’Anna ieri pomeriggio. Lascia i figli Riccardo ed Elisabetta; il marito Vittorio, grande attore anche lui, è scomparso anni fa, come anche l’altra figlia Marina.

La ‘befana’ era ricoverata all’Istituto da due anni e tra i vari riconoscimenti aveva ricevuto sia la Turrita d’argento dal Comune (Merola disse «lei è la terza torre di Bologna»), sia il Carlino d’oro. Ancora da decidere giorno e luogo del funerale. «Perdiamo la mamma, un pezzo di Bologna che se ne va – dice la figlia Elisabetta –. L’ultima cosa che mi ha detto è stata ‘sei bellissima’. Questa era mamma, ha avuto una bellissima vita. Ricorderò sempre il teatro, lei e papà mi portavano con loro. Poi il dialetto, lo parlavano e scrivevano correttamente».

Carla Astolfi nasce a Bologna in via dei Coltelli, a pochi passi dal Teatro Duse, da madre casalinga e padre ottico/meccanico alla Ducati. Proprio tramite il padre Dante Astolfi, attore professionista ma per hobby, si accosta al mondo del teatro. Bruno Lanzarini la recluta a 16 anni. A Bologna parlare di teatro dialettale significa parlare di Carla Astolfi. Ha lavorato con tutti: ricordiamo Pippo Santonastaso, Giampiero Volpi e per il cabaret i duetti con Fasòl. Poi Pupi Avati e film come ‘La casa dalle finestre che ridono’ (1976) e ‘Il testimone dello sposo’ (1998) e la pubblicità (ricordate «Soppa Wanda, ma bevi come un cammello!»?).

Infine una lunga amicizia con Maurizio Cevenini («lo consideravo il mio quarto figlio», disse). Tra le persone che meglio la conoscevano c’è Fulvio De Nigris. "Una grave perdita per la città di Bologna, un pezzo di cultura. Ricordo che veniva dai nostri ragazzi senza sottrarsi mai. Una generosità che le veniva dal cuore. L’andavo a trovare spesso, ha scherzato fino all’ultimo".

Il Comune ha comunicato che mercoledì 24, dalle 15 alle 17, in sala Stefano Tassinari a Palazzo d'Accursio, sarà allestita la camera ardente per Carla Astolfi.

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