Gaggio Montano, la frana è controllata a vista / FOTO

Summit dei tecnici, cancellato tratto della vecchia Porrettana

I tecnici del Comitato operativo comunale durante il sopralluogo in località Vaina di Marano a Gaggio (Foto Marchi)

I tecnici del Comitato operativo comunale durante il sopralluogo in località Vaina di Marano a Gaggio (Foto Marchi)

Gaggio Montano (Bologna), 6 marzo 2018 - Pur continuando la situazione di emergenza per la quale la Regione ha già disposto decine di centinaia di euro per il primo intervento, è sotto controllo la gigantesca frana che, nella frazione Marano di Gaggio Montano, ha completamente distrutto il vecchio tracciato della statale 64 Porrettana. Il distacco dalla località Vaina di oltre un milione di metri cubi di terra e fango, della lunghezza di 700 metri, con un fronte di quasi 150 ed una profondità di 9, ha fatto diventare un osservato speciale il fiume Reno, ristretto nell’alveo ad una larghezza dai 10 ai 15 metri a ridosso della linea ferroviaria. Il punto sulla situazione del nuovo movimento, replica di quello avvenuto 22 anni fa, è stato fatto ieri dal Comitato Operativo Comunale (COC), convocato dal sindaco di Gaggio Maria Elisabetta Tanari, nel centro di coordinamento sovracomunale della Protezione Civile.

«Al summit – riferisce la Tanari – erano presenti anche i funzionare della Rete Ferroviaria Italiana (RFI); ci hanno comunicato di avere messo in atto un piano di emergenza che prevede il rallentamento dei treni in transito, ma se dovesse crescere il livello dell’acqua, verrà disposto il blocco della circolazione con l’entrata in attività dei pullman per i passeggeri. I tecnici e gli esperti – aggiunge –, stanno lavorando senza sosta, con l’utilizzo di sette escavatori e di due ruspe per mettere in sicurezza la zona». Il primo cittadino di Gaggio Montano aggiunge: «Attorno a questa vicenda, non dobbiamo creare allarmismi poiché la professionalità degli operatori e degli amministatori, siamo certi, che sapranno superare la fase critica. Successivamente, sempre con l’appoggio della Regione e della Protezione Civile nazionale verrà messo in cantiere un progetto per la definitiva bonifica del versante». Queste affermazioni sono state fatte al termine della riunione alla quale ha partecipato anche, in rappresentanza del Prefetto Matteo Piantedosi, il su vice Alessandro Sallusto accompagnato a Marano dal Maggiore Sabato Simonetti, comandante della Compagnia Carabinieri di Vergato.

Gli interventi operativi, sia nella parte alta del dissesto che in quella lungo il Reno, vengno eseguiti sotto la supervisione dell’ingegnere Claudio Miccoli, responsabile del servizio tecnico Bacino Reno e la Protezione Civile, tutti al lavoro per evitare che il movimento franoso provochi danni alle cinque abitazioni, delle quali quattro seconde case, già sgomberate su disposizione dell’autorità comunale. 

Ieri, inoltre, la Giunta regionale ha deciso di chiedere lo stato d’emergenza nazionale a seguito delle abbondanti e prolungate nevicate, soprattutto nelle aree appenniniche, e dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna dalla settimana scorsa. La decisione giunge dopo le segnalazioni che continuano ad arrivare in Regione e alla Agenzia regionale di protezione civile da parte di Comuni montani di praticamente tutte le province. A oggi sono già oltre 60 i Comuni della regione che hanno richiesto sostegno. Le amministrazioni locali sottolineano la presenza di frane e dissesti nei loro territori oltre alle difficoltà di bilancio emerse dopo aver speso più dei fondi previsti nei piani neve per le attività di spalatura, pulizia strade e fruizione dei servizi e dei centri abitati.

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