Bologna, il tetto della piscina olimpionica resta chiuso

Grande danno economico per i gestori della struttura. Servono altri lavori sul tetto mai omologato

La piscina olimpionica, vicina al Dall'Ara (Schicchi)

La piscina olimpionica, vicina al Dall'Ara (Schicchi)

Bologna, 25 maggio 2017 - La famigerata legge di Murphy, quella che recita che se una cosa può andare male, allora stai pur certo che lo farà, sembra essersi accanita con la piscina olimpionica dello stadio. Aperta l’anno scorso dopo oltre 13 anni di cancelli chiusi (e 13 milioni di euro di spese), il gioiello a fianco dello stadio Dall’Ara ancora non trova pace. L’ultimo nodo è il tetto apribile, fondamentale ora che sta arrivando la stagione estiva: manca l’omologazione e soprattutto non arriverà a breve, così che la piscina restera sì aperta nei prossimi mesi, ma col tetto chiuso e un danno economico rilevantissimo per i gestori della struttura.

«Stimiamo di incassare almeno 5-6 volte in meno rispetto a quanto previsto», allarga le braccia Alberto Vecchi, general manager della ‘De Akker’, la società sportiva che gestisce la piscina. Inutile l’allarme lanciato qualche mese fa, il tetto ha bisogno di nuovi lavori che non saranno realizzati a breve scadenza. Per questo Vecchi lancia una proposta al Comune: «La giunta è concentratissima sul progetto per il nuovo Dall’Ara, che riguarderà anche l’antistadio, il Cierrebì e la bocciofila: dunque, perché non inserire nel bando che assegnerà l’appalto dei lavori dell’intera operazione anche il rifacimento del tetto della piscina, in modo da risolvere questo problema una volta per tutte?».

L’idea pare semplice, quanto ingegnosa: utilizzare fondi privati per sistemare un impianto pubblico che nonostante sia un fiore all’occhiello in città, non riesce ancora a ritornare agli antichi fasti. Le società sportive che gestiscono la piscina ne parleranno con l’amministrazione e l’assessore allo Sport Matteo Lepore nei prossimi giorni, quando si riunirà il tavolo di confronto previsto dall’appalto della piscina. Intanto, la struttura resta aperta: «Non la chiuderemo di certo, anche se gli incassi saranno molto minori rispetto a quanto avevamo messo in programma», spiega Vecchi che nei mesi scorsi, in caso di tetto chiuso, aveva ipotizzato di chiedere uno ‘sconto’ al Comune sui costi di gestione.

La struttura dall’1° al 4 giugno ospiterà i campionati italiani di nuoto sincronizzato e successivamente altre gare di nuoto a livello locale: «La vasca è perfetta, speriamo che non faccia troppo caldo in anticipo…», la speranza di Vecchi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro