Ozzano, il baritono Bordogna ha detto sì al compagno

Ospiti vip all’unione civile tra Paolo e Adalberto FOTO

A sinistra, Paolo Bordogna e Adalberto Ruggeri (Foto Schicchi)

A sinistra, Paolo Bordogna e Adalberto Ruggeri (Foto Schicchi)

Ozzano (Bologna), 3 settembre 2016 - Hanno pronunciato il fatidico ‘si’ all’ombra di due querce secolari. Il baritono Paolo Bordogna e l’artist manager Adalberto Ruggeri si sono uniti civilmente nel tardo pomeriggio di ieri a Villa Isolani alla Quaderna, nel comune di Ozzano (FOTO). Entrambi in abito blu, davanti a oltre 100 persone tra amici e parenti, hanno coronato il loro sogno, «un diritto» spiegano, atteso da circa 6 anni. Adottati dalle Due Torri da un anno, già a luglio avevano fissato la data delle loro nozze: «Quando abbiamo avviato le procedure non sapevano ancora se il decreto sulle unioni civili sarebbe andato a buon fine – raccontano entrambi –, ma abbiamo incrociato le dita e tutti ci hanno incoraggiato. Alla fine tutto è andato come sperato. Il 12 agosto abbiamo fatto la promessa di matrimonio, e poi finalmente il grande giorno è arrivato».

Paolo Bordogna, cantante di fama internazionale, ha studiato con Roberto Coviello perfezionandosi con Katia Ricciarelli e Bianca Maria Casoni. Una vita trascorsa sui palchi e nei teatri di mezzo mondo, ma nulla è stato paragonabile alla giornata di ieri: «Per un lato è stato un giorno come un altro perché con Adalberto ci siamo sempre ritenuti una famiglia – racconta – ma per un altro è stata una grandissima gioia. Al di là della cerimonia e di tutte le persone che erano con noi, è l’essere finalmente cittadini come tutti gli altri, a tutti gli effetti, e non solo qualcuno che paga le tasse, a riempirci di gioia. I diritti civili fanno grande un Paese; questa è stata una battaglia condotta da più parti, da Cirinnà, dagli amici dell’Uar all’Arcigay e a tutte le associazioni che si sono battute, comprese le famiglie arcobaleno e a tutti coloro che combattono per questi dritti va la nostra riconoscenza».

Tantissimi gli invitati del mondo dello spettacolo presenti, arrivati anche dalla Germania o dall’Australia. E chi non ha potuto partecipare ha inviato un videomessaggio che è stato proiettato poco dopo la cerimonia. « E’ stata una giornata importante per noi – commenta Adalberto Ruggeri –. E’ un punto di arrivo e di partenza per entrambi, la prosecuzione naturale di un percorso ora riconosciuto. L’abbiamo atteso da tanto tempo ed è una grande vittoria. Abbiamo potuto ufficializzare il nostro rapporto con dei diritti senza che fosse considerato un amore di serie b». A celebrare è stato il sindaco, Luca Lelli: «Mi ha fatto molto piacere poter celebrare anche a Ozzano la prima unione civile. Spero che ne seguano molte altre essendo stato finalmente riconosciuto a tante persone un diritto importante – afferma –. Sono anche felice che due persone che non abitano a Ozzano abbiano scelto una delle meravigliose ville del nostro territorio per la loro cerimonia».

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