Il casco ’geniale’ per gli sport estremi: "Abbiamo copiato la struttura di un’alga"

’Diatom Helmet’ (FOTO) è uno dei progetti che parteciperà al ’Maket Faire’ a Roma a inizio ottobre. E’ stato realizzato da due giovani creativi con la stampante in 3D dell’associazione Makeinbo Lo speciale IT-Generation

Il prototipo del casco ’Diatom Helmet’ realizzato con una stampante in 3D

Il prototipo del casco ’Diatom Helmet’ realizzato con una stampante in 3D

Bologna, 26 agosto 2014 - Un casco leggero e resistente, adatto agli sport estremi? L’idea iniziale ce l’ha messa la natura. Il progetto è farina del sacco di tre creativi romani, Valerio Ciampicacigli, Simone Bartolucci e Roberto Mercoldi, fondatori del Paula Studio. Il link che porta a Bologna, infine, è una collaborazione con Antonio Gagliardi dell'associazione Makeinbo, che ha tradotto l'idea iniziale in un algoritmo. 

Il vegetale in questione, intanto, si chiama Diatomea e, per natura, filtra l’acqua di mare intrappolandola nella sua struttura. Ogni passaggio equivarrà a una bolla d’aria che, scoppiando, lascerà un buco di grandezza diversa, che l’alga poi cristallizzerà con uno strato di silicio. Il risultato è una struttura composta da più strati e più fori di dimensioni differenti, la stessa di cui si compone Diatom Helmet. (FOTO)

Il casco, dicevamo, ha un disegno romano e un algoritmo Made in Bologna, anzi, Makeinbo, l’associazione nata attorno a un gruppo di architetti, ingegneri e artigiani e all’idea delle stampanti 3D (che permettono di realizzare un oggetto in tempo reale, partendo da un progetto al computer). Sarà uno degli undici progetti che il gruppo di creativi bolognesi porterà al Maker Faire 2014, la fiera europea degli ‘inventori’ che si terrà della capitale dal 3 al 5 ottobre.

Nell’attesa che la fiera cominci, il bolognese Diatom Helmet è già in pista per un’ulteriore opportunità: il casco è stato selezionato dalla rivista di divulgazione scientifica Focus tra centinaia di idee presenti al Maker Faire, e potrà perciò essere votato ogni giorno sul sito del periodico come il più innovativo dei 15 progetti in lizza.

Lo vedremo mai realizzato e prodotto davvero? Antonio Gagliardi di Makeinbo, che ne ha realizzato l’algoritmo, è fiducioso: «Diatom Helmet — spiega — è già stato esposto alla Città della scienza di Napoli e in quell’occasione ha ricevuto l’interesse di alcune realtà industriali». Il suo segreto? «Essere composto da tre diversi gusci di plastica, realizzati simulando i fori a grandezza variabile di cui è composta l’alga Diatomea. La sovrapposizione dei tre strati assicura un’ottima capacità di attutire gli urti».

Il prototipo lo ha realizzato una delle stampanti 3D su cui si basa l’idea di Makeinbo, un’associazione nata a Bologna sulla falsariga dei Fab-lab: luoghi in cui, in tutto il mondo, artigiani, informatici e designer si incontrano per realizzare nuovi progetti utilizzando il sistema Arduino, che permette di trasformare in un oggetto concreto un semplice (si fa per dire) progetto digitale.

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