Castenaso e Monterenzio insieme, è nata la Bcc Felsinea

Il nuovo istituto è frutto della fusione dei due Crediti cooperativi e ha 15 filiali

Il presidente Paolo Angiolini e il direttore Andrea Alpi

Il presidente Paolo Angiolini e il direttore Andrea Alpi

Castenaso, 2 aprile 2017 - La Bcc Felsinea è realtà. La Banca di Credito Cooperativo che nasce dalla fusione tra Bcc Castenaso e Bcc Monterenzio ha dato vita a un istituto di credito che si vuole posizionare come protagonista del sistema bancario del territorio bolognese.

La Bcc Felsinea porta in dote una tradizione ultracentenaria: entrambe le banche, già casse Rurali ed Artigiane, sono state fondate nel 1902. Già fortemente radicate nel territorio, con zone di competenza complementari, danno vita ad una nuova banca che si candida ad essere forte espressione del territorio Bolognese il cui dinamismo è garantito soprattutto da imprese di piccola o media dimensione che, unitamente alle famiglie sono gli interlocutori privilegiati.

Obiettivo primario della Banca è favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni bancarie, agevolando l’accesso al credito degli operatori economici e delle famiglie, e promuovere la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio.

Il presidente Paolo Angiolini, 52 anni, imprenditore agricolo, e il direttore Andrea Alpi, 53 anni, con una esperienza bancaria iniziata nel 1984, puntano a raggiungere ambiziosi traguardi, anche grazie ai risparmi e all’ottimizzazione della struttura, alla maggiore capillarità e allo sviluppo della rete commerciale. "Vogliamo essere motore dello sviluppo locale, reinvestendo l’utile prodotto a favore delle nostre comunità, ed in particolare di chi ne ha più bisogno", spiegano presidente e direttore. Angiolini sottolinea il doppio compito di Bcc Felsinea: "Conseguire utile e allo stesso tempo fare mutualità con un efficiente servizio ai nostri soci e al territorio al quale siamo legati da un rapporto di reciprocità".

La nuova realtà comprende 15 filiali posizionate su un ampio territorio che comprende Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Monterenzio, Rastignano, Bentivoglio, Cadriano di Granarolo, San Lazzaro, Ponticella, Ozzano, Castenaso, Villanova e Bologna. I numeri di Bcc Felsinea delineano una solida realtà, con un patrimonio che supera i 72 milioni di euro, un ‘Cet1 ratio’ (il parametro a cui si fa riferimento per valutare la solidità di una banca) pari a 17,66%, superiore a molti istituti di credito del territorio, circa 7 mila soci, 18 mila clienti, 1 miliardo circa di raccolta complessiva e 527 milioni di euro di impieghi, con un indicatore di copertura delle sofferenze che si attesta al 62,15%, tra i primi nel sistema bancario.

Il direttore Alpi traccia, con sicurezza, la strada da seguire: "Il rapporto con le persone è di primaria importanza per la nostra banca: il cliente non è soltanto un numero di conto corrente, ma una persona da ascoltare e consigliare. Vogliamo restare ‘banca di relazione’ ed essere competitivi anche con le banche on-line. I nostri prodotti e servizi sono selezionati per soddisfare bisogni reali e non per massimizzare il profitto come accade in altre realtà. I nostri funzionari abitano nei paesi in cui lavorano e incontrano la gente; questa è la migliore garanzia per i nostri clienti che possono riporre in noi la massima fiducia".

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