Bologna Città civile e bella, la premiazione in Sala Borsa. Le foto

Si è conclusa la sesta edizione del concorso

Bologna Città civile e bella, i vincitori del premio (Fotoschicchi)

Bologna Città civile e bella, i vincitori del premio (Fotoschicchi)

Bologna, 28 novembre 2016 - È arrivata oggi a conclusione la sesta edizione del premio “Bologna Città civile e bella”, un progetto a cura del Centro Antartide con il contributo di Hera, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il Resto del Carlino e il patrocinio del Comune di Bologna.

La cerimonia finale si è tenuta alle 17 in Sala Biagi, nella biblioteca Sala Borsa. (FOTO)

Quest’anno il premio si è rinnovato cercando innovatori civici, una risorsa fondamentale per la costruzione di una città intesa come luogo in cui i cittadini sono messi in condizione di vivere bene. Quest’anno in tanti hanno partecipato fra associazioni, scuole, singoli cittadini, programmatori e sviluppatori informatici, con progetti interessanti, che puntano tutti a migliorare la nostra città e ad accrescere il senso civico e la cittadinanza attiva.

Vincono la Civic Hackaton, Eleonora Gargiulo, Ilaria Zonda e Andrea Valenzano con la ‘app’ ‘Freeda’, portandosi a casa 2.500 euro. Menzioni speciali per la Civic Hackaton sono andate invece a Damiano Avellino e Vincent Den Boer per il progetto ‘Solidarity BnB’, una sorta di Air BnB i cui profitti vanno a vantaggio della comunità; e a ‘Talking Tree’ -l’app per facilitare i rapporti tra cittadini, associazioni ed enti-, ideata da Paola Donatiello, Riccardo Giannini, Pasquale Marmo e Giuseppe Mazzarino. Entrmbi i team si sono aggiudicati 3 mesi di coworking e mentorship presso TIM#WCAP Accelerator Bologna. In tutto alla maratona hanno partecipato 5 team, per un totale di circa 20 persone. BOLOGNA INNOVA. Trionfa tra i 32 candidati della categoria ‘Bologna Innova’ il progetto «Se noi fossimo uomini», ideato da Cantieri Meticci -compagnia teatrale che coinvolge migranti richiedenti asilo e rifugiati-, la parrocchia di Sant’Egidio di via San Donato 38 e la moschea di via Ranzani. Menzione speciale è andata invece al Comitato I love Santo Stefano per il progetto ‘Favorire l’integrazione di migranti con la vita e le attività artigianali di un quartiere di Bologna’, atto a promuovere la formazione ai mestieri tradizionali per migranti. A SCUOLA D’INNOVAZIONE. «A spasso nel tempo…per il Quartiere Fossolo’: questa è l’idea vincente dell’Istituto Comprensivo 12, che ha prevalso sugli altri 8 progetti presentati, per l'originalità nel promuovere la riscoperta della storia del quartiere coniugando tecnologia e connessione tra generazioni diverse.  

 

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