Liquidazione La Perla, da Londra: “Soluzione entro un mese”

Andrew Watling, il liquidatore capo (società Quantuma) apre anche alla possibilità di tenere insieme le controllate dell’azienda di lingerie di lusso

Il presidio delle operaie di alcuni giorni fa, con la creazione di una linea produttiva davanti allo stabilimento della Perla di via Mattei

Il presidio delle operaie di alcuni giorni fa, con la creazione di una linea produttiva davanti allo stabilimento della Perla di via Mattei

Bologna, 6 maggio 2024 - Spiragli di luce per l’azienda bolognese di lingerie di lusso La Perla"Resto speranzoso che le tre procedure concorsuali possano trovare un accordo entro la fine di questo mese. A ogni modo, in tutte le interlocuzioni ho fatto presente che tutte e tre le procedure concorsuali debbano essere parte dello stesso accordo e, da parte nostra, abbiamo facilitato per quanto possibile l'apertura dell'amministrazione straordinaria". Lo afferma, per la società Quantuma, Andrew Watling, il liquidatore capo nella procedura di liquidazione aperta a Londra per La Perla Global Management Uk, la società proprietaria del marchio e degli asset dell'azienda bolognese di lingerie di lusso.

Sulle tempistiche Watling non dà termini netti ma sottolinea la necessità di arrivare a una soluzione dell'impasse in tempi rapidi: "Dato che si tratta di una compulsory liquidation (liquidazione giudiziale, ndr), non vi è un termine temporale entro cui la stessa debba concludersi - spiega il liquidatore - Tuttavia, il rischio maggiore deriva dal deprezzamento del brand che renderebbe un eventuale rilancio molto difficile. Ci aspettiamo di essere in grado, in un prossimo futuro, di poter di fissare un termine per la presentazione delle offerte da parte delle parti interessate". 

“Sembrerebbe che la vendita degli asset della società che vogliamo vendere possa includere - e anzi possa essere rafforzata - almeno alcune delle controllate e siamo tuttora in discussione con diverse parti interessate. I joint liquidators (i liquidatori inglesi, ndr) hanno pertanto rassicurato i commissari giudiziali di La Perla Manufacturing del fatto che siamo pronti a considerare una soluzione olistica che includa la ripresa dell'esercizio della stessa con l'obiettivo di ricominciare la distribuzione dei prodotti La Perla, che pertanto assicurerebbe che i commissari giudiziali raggiungano il loro dovere di proteggere il capitale umano, ma incrementa anche il valore che possiamo ottenere per i restanti beni". 

Watling ricorda che, da liquidatore, il suo dovere è quello di "realizzare i beni della società al più alto valore possibile”. I beni inclusi nella società inglese “non sono solamente l'azienda, ma vi sono anche i diritti di proprietà intellettuale, i marchi e l'azionariato di controllo di varie società controllate in varie nazioni, che la società controllava quale holding globale del gruppo”, spiega Watling.

Il liquidatore sottolinea: "Poiché la società inglese è proprietaria del brand e dei marchi, la ripresa della produzione e della distribuzione può avvenire solo in accordo con la liquidazione inglese e riteniamo che, per il successo di tale piano, ciò debba avvenire quanto prima. Tuttavia, le complessità legali non consentono che le cose avvengano con la rapidità che vorremmo, quindi stiamo continuando a pianificare per quando i tribunali ci permetteranno di procedere. Il chiarimento di una serie di questioni legali in sospeso e un accordo sul protocollo d'intesa forniranno inoltre a qualsiasi potenziale acquirente la certezza sui poteri dei joint liquidators e dei liquidatori giudiziari di vendere le attività di cui dobbiamo occuparci”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro