Bologna, Fiera, passa lo statuto tra le proteste dei dipendenti

Soci soddisfatti, nonostante qualche astensione sui punti caldi. Lunedì si vota il nuovo presidente

Antonio Bruzzone parla con la rappresentanza dei dipendenti di BolognaFiere

Antonio Bruzzone parla con la rappresentanza dei dipendenti di BolognaFiere

Bologna, 20 luglio 2017 - Passa il nuovo statuto di BolognaFiere in Assemblea straordinaria, mentre fuori dalla porta una trentina di dipendenti manifestavano con tamburi, cimbali e fischietti. Lo statuto intanto: i rappresentanti dei soci lo hanno votato praticamente all’unanimità, seppure con alcune astensioni sui punti caldi, relativi al passagio di alcuni poteri dal Cda all’Assemblea, modificando la bozza condivisa qualche settimana fa, di cui si è molto dibattuto nei giorni scorsi in Comune e Regione.

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I lavoratori, rappresentanti dal Cda, il Consiglio d’Azienda, e da Cgil, Cisl, Uil, Usb ed Sgb, che protestano per la perdita di controllo da parte dei soci pubblici che deriva dalla cancellazione della cosiddetta Golden share (l’elezione del presidente ad appannaggio di Regione, Comune e Provincia), avrebbero voluto parlare con dei rappresentanti degli enti pubblici prima del voto.

Al termine delle votazioni sono stati ricevuti dal direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone, e a quel punto i funzionari delle tre sigle confederali se ne sono andati per protestare contro l’assenza dei soci pubblici. Spaccato il fronte della rappresentanza, che durante l’attesa è stata oggetto di qualche battibecco e accusa da parte dei dipendenti per aver sottoscritto la scorsa settimana un accordo sul nuovo statuto. Lunedì in Assemblea è intanto previsto il secondo round: un’assemblea ordinaria per votare bilancio e nuovo Cda, presidente compreso, e due straordinarie: una sulla partecipazione in Fiera di Bari e l’altro sulla riapertura dell’aumento di capitale

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