Zola Predosa, Felsineo innova e apre il ramo dei 'salumi' vegani

Affettati a base di legumi

Lo chef Riccardo Facchini alle prese con ingredienti vegani

Lo chef Riccardo Facchini alle prese con ingredienti vegani

Zola Predosa (Bologna), 23 novembre 2017 - Dal carnovoro al vegano, dalla mortadella al cibo vegetale. Lo storico salumificio Felsineo, azienda bolognese leader sul mercato della mortadella, apre al nuovo che avanza e ieri mattina, a fianco del salumificio, ha inaugurato un nuovo stabilimento interamente dedicato alla produzione di affettati al cento per cento biologici e vegetali. Sulla confezione il marchio Felsineo Veg e nella compagine societaria della nuova azienda chiamata Fmv srl, una quota importante della ditta padovana Mopur Vegetalfood.

Un investimento che vale quasi sei milioni di euro e l’assunzione di alcune unità di nuovo personale. Si parla per ora di una decina di persone impiegate sulla nuova linea ‘Veghiamo’ su un totale di 120 addetti complessivi di Felsineo. Così ieri mattina, in via Masetti, il sindaco di Zola Stefano Fiorini ha tagliato il nastro di uno stabilimento ad altissima tecnologia, frutto di una radicale ristrutturazione firmata dall’architetto Ivanoe Castori, «Salutiamo con soddisfazione questa iniziativa di un’azienda che è un fiore all’occhiello della nostra zona industriale.

"Grazie all’impegno e alla serietà della famiglia Raimondi si apre un settore che va ad intercettare i bisogni alimentari del futuro", ha detto il sindaco. Il presidente di Felsineo e di Fmv Andrea Raimondi ha spiegato: «E’ un dato di fatto indiscutibile che stia crescendo il numero di consumatori che selgono il vegetariano e il vegano. Non sono mode effimere, ma nuove abitudini alimentari che ben si posizionano sotto l’ombrello della salute e del benessere alimentare», ha detto Raimondi nel corso della visita guidata allo stabilimento dove ha illustrato un processo produttivo che inizia con la miscela di semola di grano duro, glutine di farina, farina di ceci, olio extravergine di oliva, barbabietole rosse, salsa Tamari, fiocchi di patate e spezie,e altri ingredienti nei diversi gusti, che vengono poi impastati secondo dosaggi automatici, quindi insaccati in filoni somiglianti a lunghi salami, quindi cotti in forno, stagionati, quindi affettati e messi sottovuoto pronti per la vendita.

Il risultato è un salume vegetale che lo chef bolognese della ‘Prova del cuoco’, Riccardo Facchini, ha utilizzato in diretta come ingrediente di alcuni piatti, come le crocchette di patate con Mopur speziato, che in fatto di gusto non hanno effettivamente nulla da invidiare a quelli che utilizzano carne di maiale o di vitello. E non è solo questione di cuoco.

 

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