Bologna, continuano sciopero e presidio all'ex Breda

I lavoratori bloccano i cancelli contro il rischio di smantellamento della fabbrica

Momenti dello sciopero all'ex 'Breda' (foto Dire)

Momenti dello sciopero all'ex 'Breda' (foto Dire)

Bologna, 4 aprile 2017 – Continua anche oggi il blocco ai cancelli da parte dei lavoratori dell'ex Bredamenarinibus di Bologna contro il rischio di smantellamento della fabbrica.

In un video, diffuso su Facebook dalla pagina Fiom - Cgil Bologna, gli scioperanti spiegano di voler dare un segnale forte, in risposta al silenzio in cui si sta lasciando morire un'altra azienda storica della città. I lavoratori stanno, infatti, impedendo l'accesso ai mezzi che - denunciano - dovrebbero portare via il materiale necessario alla costruzione di 26 nuovi autobus, inizialmente promessi a Bologna e poi destinati allo stabilimento ex Iribus di Flumeri (Avellino).

In risposta allo sciopero, è arrivata ieri sera una lettera dell'Industria italiana autobus (in cui sono confluite Breda Menarini Bus e Iribus) che si impegna a garantire alla storica azienda bolognese il lavoro per il completamento di sei autobus. Si tratta di una decisione ritenuta insufficiente dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali, poiché garantirebbe il lavoro a soli 15-20 operai, e solamente per un mese, al termine del quale si ripresenterebbe il problema di cosa far produrre allo stabilimento di Bologna. Ciò renderebbe ancor più difficile la situazione dell'ex 'Breda', che ha già 120 dipendenti in cassa integrazione e solo 35 impiegati e 8 dipendenti al lavoro.

Pertanto, vista la mancanza di certezze sul futuro dello stabilimento, Fim- Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno richiesto un incontro urgente con la direzione aziendale che si terrà domani, in seguito alla quale si deciderà se interrompere o meno il presidio. Dichiara Luigi Zanini, segretario della Uilm: «Mercoledì l'azienda ci dovrà garantire cosa verrà prodotto a Bologna e quali sono le commesse destinate allo stabilimento bolognese».

A seguire, sempre domani, anche l'udienza conoscitiva in Regione con l'assessore alle Attività produttive, Palma Costi. «Chiederemo di impegnarsi per il rispetto, da parte degli azienda, degli accordi già sottoscritti in sede istituzionale e dei piani industriali che l'azienda ha condiviso con le organizzazioni sindacali», commenta Sandra Ognibene di Fiom-Cgil.

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