Stampi Group, dichiarato d'urgenza il fallimento

Nominato il curatore. Il presidio è durato 9 mesi

Stampi Group, un momento della protesta dei lavoratori (foto Carusone)

Stampi Group, un momento della protesta dei lavoratori (foto Carusone)

Bologna, 2 dicembre 2016 -  Con un provvedimento di urgenza, connesso al rilievo sociale della crisi, il presidente della Camera di Consiglio del Tribunale fallimentare di Bologna Maurizio Atzori non ha atteso martedì per la sentenza della Stampi Group dichiarandone immediatamente il fallimento e nominando come curatore Antonio Gaiani. Nella sentenza si ordina inoltre al legale rappresentante di Stampi Group, Elvio Turchetto, “di depositare entro tre giorni i bilanci e le scritture contabili e fiscali obbligatorie e dell’elenco dei creditori e ordina la redazione dell’inventario nel più breve tempo possibile”.

Inoltre il 29 marzo 2017 si procederà all’esame dello stato passivo per la presentazione al curatore delle domande d’insinuazione. “Confidiamo- dichiara Marzia Montebugnoli segretario aggiunto Fim- che il curatore incaricato ci possa incontrare immediatamente, per verificare la possibilità di attivare tutti gli ammortizzatori sociali possibili per tutelare i dipendenti della Stampi Group”. Il Tribunale, commenta l’avvocato Livio Mercatante legale della Fim Cisl, “con questa celere sentenza ha dimostrato una particolare sensibilita’ ed attenzione verso questi lavoratori, duramente provati dalla lunga vertenza, evidenziando cosi’ il rilievo sociale di tale crisi”.

Sindacati e lavoratori della Stampi Group incontreranno il curatore fallimentare già "lunedì 5 dicembre a Monghidoro". Lo fanno sapere Stefano Zoli e Primo Sacchetti della Fiom-Cgil, commentando la sentenza di fallimento che "mette la parola fine alla sciagurata gestione dell'azienda - affermano - operata dal proprietario Elvio Turchetto" che anche negli ultimi giorni "ha impedito ai lavoratori di accedere alla Cigs in deroga non espletando le procedure per le quali si era impegnato il 28 ottobre firmando un accordo con i sindacati e il presidente della Regione Stefano Bonaccini".

"Con la nomina del Curatore fallimentare - spiegano - si apre una fase nuova che può consentire una possibile ripresa dell'attività produttiva, con l'intervento di altri soggetti imprenditoriali. Nel frattempo sarà possibile attivare gli ammortizzatori sociali, dando in questo modo una copertura certa e tempestiva alle lavoratrici e ai lavoratori".

"La Fiom, fin dal primo giorno di presidio, che dura da nove mesi, si è data, assieme ai lavoratori, l'obiettivo di difendere questa attività produttiva che è di fondamentale importanza per quella parte di Appennino", proseguono i due sindacalisti che, difendendo l'erogazione del fondo di solidarietà sindacale di Cgil, Cisl e Uil, sostengono invece la "totale inefficacia di tutti gli interventi messi in atto finora da ogni livello istituzionale".  

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