Emilia Romagna, un anno super per il turismo / VIDEO

Dati in crescita, merito alla varietà dell'offerta in Regione. Bonaccini: "Parlare di boom è riduttivo"

Bologna, le Sette Chiese (FotoSchicchi)

Bologna, le Sette Chiese (FotoSchicchi)

Bologna, 16 febbraio 2018 - Una regione intera capitale delle vacanze, grazie al gioco di squadra di mille eccellenze diffuse. Sono stati 57 milioni, nel 2017, i viaggiatori che hanno scelto l'Emilia-Romagna (+6,3% sull'anno precedente) e gli arrivi, invece, hanno toccato quota 12,8 milioni (+7,1%), con gran parte del merito da ascrivere alla varietà della nostra offerta.

Nel giorno della designazione di Parma come Capitale italiana della cultura 2020, è stato questo il dato più saliente dell'indagine annuale svolta dall'Osservatorio turistico regionale per conto della Regione e di Unioncamere Emilia-Romagna, per la soddisfazione del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, secondo il quale “parlare di boom è riduttivo, visto che l'obiettivo del nostro mandato quinquennale era 50 milioni di presenze e che ora, dopo tre anni, ne abbiamo già 7 in più”.

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Colpiscono, infatti, sia il +8,9% delle presenze e il +7,6% degli arrivi di ospiti stranieri, ormai un quarto del totale, ma neanche i nostri connazionali danno segno di volerci abbandonare (+5,6% e +6,9%). La parte del leone, come sempre, spetta alla Riviera romagnola, dove sia gli italiani (+4,5% e +6,3%) che i non italiani (8% e 7,7%), su un totale di presenze e arrivi che ammonta, rispettivamente, a 41, 9 e 6,9 milioni, sono in aumento, con questi ultimi trainati dall'impennata di russi (+25%), polacchi (+20%), Cechi (+12%) e tedeschi (+9%).

Una voce sempre più importante del bilancio turistico della Regione, pari, afferma Bonaccini, “a quasi il12% del Pil contro il traguardo del 10% che ci eravamo posti”, è, poi, quella delle città d'arte, con il loro contributo di oltre 7 milioni di presenze (+10,5% sul 2016) e 3 milioni di arrivi (+6,5%), mentre l'aeroporto Marconi, principale hub regionale, ha servito, lo scorso anno, 8,2 milioni di passeggeri in più, pari al 6,7% del suo volume di traffico.

Sull'Appennino, invece, dopo una stagione bianca di alti e bassi, la soleggiata stagione estiva ha portato in dote una crescita del 4,5% delle presenze e del 3,6% degli arrivi. Se, inoltre, continua a soffrire il turismo termale, sempre meno considerato dagli stranieri e messo alla prova anche dal calo degli italiani (-5,2%), ottime notizie giungono dalle destinazioni meno battute, con il comparto 'altre località' che, fra le terre della ceramica e cittadine come Maranello, Rubiera e Colorno ha garantito, da solo, 4,6 milioni di presenze (+16,3%) e 1,8 milioni di arrivi (+13,2%).  

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