L’esercito spontaneo del Califfato

La lettera Risponde il vice direttore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 27 luglio 2016 - Il problema finora non é stato analizzato. A ogni strage, si eliminano quelli e la cosa é risolta, fino alla prossima. La mala pianta c’è e va eliminata dalle radici. L’accoglienza è la causa. Quanti islamici ‘moderati’ servono per equilibrare un assassino? La povertà si tollera meglio in casa propria. E quando i ‘moderati’ saranno troppi e non integrati, che succederà? Olindo Guerrini, Reggio Emilia

Risponde il vice direttore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

Il problema viene continuamente monitorato e setacciato. La reazione a questo terrorismo diffuso però non è adeguata. Oggi, dopo gli orrori di Nizza, Ansbach e ieri Rouen, bisogna prendere coscienza di un allargamento del terrore stragista che non è più solo strategia organizzata. Il Califfato arruola anche pazzi e disturbati mentali sparsi per mondo. Con una dottrina che impasta politica e religione, li motiva e li scatena in modo spontaneo e senza ordine. Però molti di questi immigrati (il profugo siriano kamikaze in Germania), hanno precedenti penali o non hanno acquisito il diritto a rimanere nel Paese nel quale si trovano. Su questo fronte serve un cambio di passo deciso che permetta di allontanare gli elementi potenzialmente pericolosi. Una situazione eccezionale necessita di provvedimenti difensivi adeguati prima che anche in Italia qualche pazzo esaltato dai proclami del Califfo si faccia esplodere in un ristorante.

beppe.boni@ilcarlino.net

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