Estraneo nella scuola materna, paura alla Giaccaglia-Betti

Modi minacciosi e mano sotto la giacca, come se avesse un’arma

Bologna, le scuole materne Giaccagna-Betti (Immagine di repertorio FotoSchicchi)

Bologna, le scuole materne Giaccagna-Betti (Immagine di repertorio FotoSchicchi)

Bologna, 4 dicembre 2015 - Paura questa mattina in Montagnola quando un estraneo, a quanto pare con modi minacciosi, si è intrufolato nelle scuole materne Giaccaglia-Betti. Non è la prima volta che il complesso (oltre a due plessi di materne c’è anche un nido), viene ‘violato’: lo scorso anno le maestre avevano trovato due disperati che dormivano nella casetta del giardino, all’interno del perimetro della scuola.

In quell’occasione genitori e personale della struttura avevano invocato (invano) l’installazione di telecamere per presidiare meglio gli accessi. Più grave l’episodio di questa mattina: l’uomo è riuscito ad introdursi poco dopo l’apertura della scuola, non è chiaro se per cercare soldi. Pare tenesse una mano sotto la giacca, facendo pensare di portare un’arma: una circostanza che ha spaventato parecchio maestre ed educatrici.

Sono stati chiamati i carabinieri ma è stato un maestro, alla fine, a convincere l’uomo ad andarsene. L’episodio si è verificato proprio nel giorno in cui i rappresentanti delle Giaccaglia-Betti partecipano a Palazzo D’Accursio al tavolo della sicurezza sulla Montagnola, un parco che nonostante gli sforzi soprattutto di chi lo frequenta rimane a rischio degrado.

In una mail del comitato di gestione della scuola emerge tutta preoccupazione per un episodio "gravissimo, conferma tutte le nostre paure e i nostri timori sullo stato di abbandono di questo parco. Se non interverranno immediatamente organizzeremo uno sciopero di tutte le scuole ed una conferenza stampa per raccontare ai cittadini questa situazione ormai insostenibile". 

L'uomo è stato identificato dalla Polizia municipale e segnalato alla Procura. Si tratta di un italiano, senza precedenti, che avrebbe fornito una propria versione agli agenti. "Saranno svolti al più presto tutti gli accertamenti per la verifica di eventuali reati commessi e per comprendere,comunque, i motivi del gesto£, ha detto il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini.

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