Bologna, Donadoni si arrabbia dopo la sconfitta

Il mister commenta la sconfitta per 3-0

Roberto Donadoni

Roberto Donadoni

Bologna, 21 maggio 2017- Esplodere di rabbia e fare sceneggiate a favore di telecamere non è nel carattere di Roberto Donadoni, ma la sua furia dopo il 3-0 subito dal suo Bologna contro il Milan sgorga ugualmente nelle sue parole: “Non sono il tipo che si toglie la giacca in campo o sbatte i pugni sul tavolo per far vedere che sono arrabbiato- dice l'allenatore rossoblù. Io non sono arrabbiato, di più- ammette a chi lo vede troppo tranquillo dopo la batosta- ma adesso servono altre cose. Venire qui a dire Donadoni è stato un asino, Gotti un imbranato o venire a tirare pietre sugli altri non fa parte di me e mi dispiace che non abbiate capito di che pasta sono fatto; certe cose- conclude il suo sfogo- se devo dirle le dico all'interno dello spogliatoio e non pubblicamente”.

Per un tempo e mezzo il mister del Bologna ha visto una squadra che se l'è giocata alla pari del Milan, prima di crollare: “Per 70 minuti- dichiara- abbiamo giocato bene e alla pari degli avversari. Le loro occasioni sono nate da nostri disimpegni sbagliati e questo non è questione di mentalità, ma di non avere i piedi dritti; dopo le nostre ingenuità però dovevamo fare meglio”. A non convincerlo è stato l'atteggiamento di arrendevolezza dopo i gol subiti: “Non mi piace la rassegnazione- conferma Donadoni- e la mancanza di lucidità che ne deriva; questo è lo specchio della stagione in corso che ci fa fare le valutazioni del caso”. Il pensiero del mister corre così al Bologna del futuro e ai giocatori che non ne faranno più parte: “E' il momento di fare dei conti che portano poi a delle scelte in un senso o nell'altro; la gara di oggi- conclude- è solo un tassello di riflessioni basate su tutta la stagione”. L'aver conquistato la salvezza con ampio anticipo non può essere una scusa per non aver avuto la giusta mentalità: “Non posso accettare che un giocatore si senta appagato quando ogni domenica ci sono in palio tre punti per scalare la classifica. Con me bisogna avere questa mentalità e i giocatori che non hanno questi presupposti non devono starci”. 

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