Travestite da ‘fioriere’ vanno in giro in bicicletta: sono le stazioni wireless mobili

La nuova idea del Comune per poter navigare su internet, ha fatto il suo ingresso a Palazzo d’Accursio (FOTO)

(Foto Schicchi)

(Foto Schicchi)

Bologna, 19 settembre 2014 - Sono postazioni wireless, per poter navigare su internet (FOTO), ma anche fioriere, con tanto di piante aromatiche. E sono mobili, grazie alle bici che le possono trasportare in diversi angoli della città. La nuova idea del Comune di Bologna, nata in collaborazione coi quartieri Santo Stefano, Saragozza e Porto e nell'ambito del bando per la cittadinanza attiva, ha fatto la sua comparsa oggi nel cortile d'onore di Palazzo D'Accursio. Una di queste 'fioriere' hi tech, è fissa e resterà nella sua attuale posizione fino a metà novembre: è collegata a una "cyclette" che, tramite dinamo, permette anche di caricare cellulari e tablet.

Le altre tre, invece, già oggi saranno portate in altrettanti luoghi cittadini (via Fondazza, piazzetta della pioggia e vicolo Bolognetti) dove sosteranno per qualche giorno per poi spostarsi, a rotazione, in piazzetta Biagi, in piazza XX settembre, piazza Carducci, piazza Molinari Pradelli, piazza San Francesco, e in via San Rocco. In zona Riva Reno, spiega la presidente del Porto, Elena Leti, la postazione si propone come un primo passo per la riqualificazione "che vorrei promuovere con una nuova illuminazione, la risistemazione dei parcheggi, con fioriere, in accordo coi commercianti".

In Santo Stefano, invece, la postazione sarà inizialmente in via Fondazza, in occasione della festa della social street che vedrà anche l'arrivo di un quadro da 220 metri, che Fondazza social street vuole montare in strada Maggiore. L'iniziativa delle postazioni mobili, spiega l'assessore alla Mobilità del Comune, Andrea Colombo, si inserisce nella settimana della Mobilità sostenibile, per portare la pedonalità "anche al di fuori dei T-days, in periferia e in altre patri del centro storico". Un provvedimento che "noi consideriamo non tanto di mobilità ma come riappropriazione della città da parte dei cittadini". Da qui il coinvolgimento delle social street. "In fondo il senso delle pedonalità è questo, quello di riappropriarsi degli spazi", conclude.

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