Lavaggio strade, il Comune passa ai cartelli fissi

L'esperimento, nel 2007 al Santo Stefano: ma 500 multe vennero annullate e rimborsate

Carro attrezzi in azione per chi lascia l’auto in strada (foto Dire)

Carro attrezzi in azione per chi lascia l’auto in strada (foto Dire)

Bologna, 29 maggio 2016 - Da settembre potrebbero comparire, a cominciare dalle strade del centro, i primi cartelli fissi per avvertire gli automobilisti del lavaggio notturno delle strade. Lo annuncia Carlo Ricci Garotti, funzionario della Polizia municipale, che nei giorni scorsi ha partecipato ad una seduta di commissione richiesta dal gruppo Uniti si vince. Per gli ex Fi, gli attuali cartelli non sono sufficientemente chiari e in più, essendo mobili e installati di volta nelle strade interessate, può capitare che qualcuno decida di spostarli oppure che cadano, per un urto o semplicemente per il vento.

Il risultato è che chi parcheggia non si rende conto che nella nottata arriverà il lavaggio, con conseguente rimozione. «I lavaggi si fanno da 20 anni e i cartelli sono gli stessi da 20 anni», commenta Ricci Garotti, quindi «l’informazione dovrebbe essere acquisita». E soprattutto, «spiace che si dica ci possa essere un margine di malizia», replica il funzionario a Uniti si vince. L’amministrazione, insomma, non punta sulla scarsa informazione per fare cassa: considerando che nel 2015 le multe conseguenti al lavaggio sono state 7.500 per 650.000 euro di introiti, a fronte di 300.000 sanzioni totali e oltre 40 milioni di euro, si parla di «una goccia nel mare».

Tutto questo «non significa che non si possa fare qualcosa», aggiunge il commissario, perché di fatto «gran parte del contenzioso» riguarda questo tema. Proprio in questi giorni, l’amministrazione ha avuto un incontro con il concessionario, il Centro dell’auto di Sabino Grossi, «per anticipare i tempi» rispetto a un progetto che consenta il passaggio ai cartelli fissi. Due le soluzioni tecniche possibili: una riguarda l’utilizzo di supporti fissi su cui installare avvisi rimovibili, ma solo dagli operatori; l’altra, invece, prevede di utilizzare i pali già presenti lungo le strade. «Per settembre speriamo di avere già alcune strade del centro» in cui utilizzare i nuovi metodi, spiega Ricci Garotti. Ma attenzione: se oggi i cartelli mobili vengono messi ogni 15 metri, a quel punto si seguirà esattamente il Codice della strada e gli avvisi, dunque, verranno sistemati solo all’inizio delle strade interessate e poi ad ogni incrocio.

I cartelli fissi vennero già sperimentati dall’amministrazione nel 2007 al Quartiere Santo Stefano con esiti disastrosi. La segnaletica era piccola e poco visibile e i cittadini, non informati della novità, parcheggiavano tranquillamente la sera e non trovavano più l’auto la mattina. Il caso venne denunciato dal consigliere Lorenzo Tomassini e dal ‘Carlino’ e il Comune, alla fine, fu costretto a fare marcia indietro, rimborsando circa 500 sanzioni ingiuste.

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