Nuova occupazione, stavolta in via Alessandrini. Sgombero lampo della polizia

La Rete eat the rich - gastronomia precaria è entrata in uno stabile al civico 21. Ventiquattro persone sono state identificate e verrano denunciate. Merola: "In ciò che fanno solo miseria intellettuale"

Sgombero della polizia in via Alessandrini 21

Sgombero della polizia in via Alessandrini 21

Bologna, 23 maggio 2015 - Un’altra occupazione a Bologna. Stamattina la Rete eat the rich - gastronomia precaria è entrata in uno stabile Intesa San Paolo in via Alessandrini 21. Poco prima delle 9 la polizia è intervenuta per lo sgombero della palazzina, 24 persone sono state identificate e verrano denunciate per invasione di terreni o edifici. Lo stesso gruppo, circa due settimane fa, aveva occupato l'ufficio vendite Unicum di via Fioravanti. Il blitz, che nell'intenzione degli occupanti si sarebbe dovuto concludere la sera stessa, è stato interrotto dal reparto mobile, che nel primo pomeriggio aveva provveduto allo sgombero.

E’ di ieri, invece, l’occupazione del residence dell’ex centro commerciale Dima, in via Emilia Levante, organizzata da una frangia del collettivo Asia Usb che fa riferimento al Cispm, la Coalizione internazionale migranti rifugiati e sans-papier, organizzazione internazionale (in Italia vicina a Usb), che oggi in tutta Europa dà vita a manifestazioni contro Frontex e le misure attuate nei confronti dimigranti e rifugiati.

Profughi, immigrati irregolari, famiglie rumene, anziani, persone senza fissa dimora e militanti dei collettivi: questo è il ritratto sommario degli occupanti dell’ex Dima.

 

La Procura: "Segnale forte". Merola: "Nelle occupazioni solo miseria intellettuale"

«Bene così, è un segnale forte e significativo in questo clima di illegalità permanente determinato dalle ripetute occupazioni». È il commento del procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, sullo sgombero in via Alessandrini.

"In quello che stanno facendo queste persone, di politico c'è poco, ma c'è molta miseria intellettuale", dichiara il sindaco di Bologna Virginio Merola a margine dell'inaugurazione della sede del quartiere Borgo Panigale. "E' un bene che si sgomberi appena possibile - dice Merola, appoggiando la linea della Procura - è una 'tragedia ridicola', ci auguriamo che sgomberando, perseguendo queste persone come sta facendo la nostra magistratura, se ne rendano conto. Sono poche decine di attivisti che per inseguire i loro deliri ideologici non pensano che stanno disturbando la collettività".

Tornando a parlare dell'emergenza abitativa riaccesasi ieri con l'occupazione di un residence in via Emilia, invece, il primo cittadino ribadisce l'urgenza di sgomberare, ma sempre mettendo al primo posto l'assistenza delle persone in difficoltà.  "Non si deve occupare - spiega - nessuno che occupa può essere ammesso nelle graduatorie per gli alloggi pubblici del Comune di Bologna. Interverremo invece per quanto riguarda i diritti umani e sociali perché nelle occupazioni ci sono anche cittadini poveri, donne e bambini. A loro è nostro dovere trovare una sistemazione adeguata". E a proposito delle dichiarazioni dell'assessore al Welfare Amelia Frascaroli, ancora oggetto di polemiche, il sindaco commenta: "Ha semplicemente ricordato il dovere che abbiamo di assistere le persone in difficoltà. Non vuol dire farle passare avanti in graduatoria rispetto ad altri: se c'è un bambino in difficoltà si interviene, punto".

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