L'omicidio di via Borgatti, "Ilenia è fuggita da casa sconvolta e da lì ha chiamato i soccorsi"

L'avvocato Belluomini ha incontrato la colf in carcere: "E' sotto choc"

Ilenia Oggiano

Ilenia Oggiano

Bologna, 19 ottobre 2014 - «Ilenia è sconvolta». L’avvocato Gianluca Belluomini, difensore d’ufficio della trentacinquenne sarda che, venerdì mattina, ha ucciso Teodolinda Capitani, ha incontrato anche ieri mattina, al carcere della Dozza dove è detenuta, la giovane donna, rea confessa dell’omicidio. La Oggiano, che lavorava da qualche tempo come colf per l’anziana, ha chiesto al legale di rintracciare i suoi parenti a Cagliari: riguardo quello che è accaduto all’interno dell’appartamento al quarto piano di via Borgatti 5, è rimasta però ferma a quanto dichiarato, venerdì sera, al pubblico ministero Beatrice Ronchi. «Una lite finita in tragedia – spiega l’avvocato Belluomini –. La mia assistita è molto turbata, sotto choc per quello che è successo». E quello che è successo, forse, è un raptus di rabbia e follia, le cui cause, al momento, restano limitate al campo delle ipotesi. 

Di certo, c’è soltanto che, tra le 9 e le 10 di venerdì mattina, la giovane donna, dopo aver colpito al capo l’anziana con un corpo contundente, l’ha finita tagliandole la gola con un coltello preso in cucina. Confusa e spaventata per l’accaduto, è poi uscita di corsa dall’appartamento. E mentre lasciava in fretta e furia il palazzo, è stata notata allontanarsi da alcuni vicini. 

Si è rifugiata quindi a casa sua, nel quartiere Savena, dove ha telefonato al 118 per raccontare della lite e della caduta ‘accidentale dell’anziana’. Proprio qui la ragazza è stata rintracciata, nel giro di una mezz’ora, dai carabinieri. Ilenia era arrivata pochi anni fa a Bologna. Da qualche tempo abitava, assieme al compagno, non lontano dalla sua datrice di lavoro, divenuta la sua vittima. Non è escluso che colf e padrona di casa si siano conosciute proprio frequentando gli stessi luoghi nel quartiere. 

Nessun precedente penale, nessun problema di depressione o dipendenza: la vita di Ilenia Oggiano, fino a venerdì mattina, era all’apparenza normale, tranquilla. Quel che è scattato nella sua mente poi, l’attimo in cui l’ingranaggio della ragione si è inceppato, potrebbe divenire più chiaro già domani: in mattinata, di fronte al gip Alberto Ziroldi, la ragazza, che ha già ammesso le sue responsabilità, dovrà sostenere l’interrogatorio di garanzia. L’accusa per lei è di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla relazione domestica. Intanto, è atteso anche l’esito dell’autopsia sul corpo dell’ex insegnante, che dovrà chiarire l’ora e la causa esatta del decesso.

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