James Holden il re della techno-house spalanca le porte del tempio della lirica

Stasera al Teatro Comunale l'anteprima del roBOt Festival (VAI ALLO SPECIALE) Il programma del roBOt / Info e biglietti

James Holden

James Holden

Bologna, 20 settembre 2014 - IL DEBUTTO sarà, secondo tradizione, al Teatro Comunale. E così questa sera, nel tempio della lirica, entreranno i sintetizzatori e la musica elettronica di James Holden, l’eroe techno/house britannico, che inaugura la settima edizione di roBOt festival, proponendo la sua impresa artistica più recente, un live set che nasce dalle idee sviluppate nel suo ultimo album The Inheritors, col ruolo fondamentale giocato dalla componente umana e analogica, per un viaggio sonoro fatto di vertigini, di riferimenti al kraut rock tedesco più visionario. P

oi, dopo questa prestigiosa preview, l’1 ottobre partirà e andrà avanti fino al 5, la manifestazione internazionale dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali che, tra Palazzo Re Enzo, MAMbo e la Fiera, accoglierà in città alcuni dei nomi più iconici della scena contemporanea e altri che rappresentano già il futuro di questo mondo in continuo cambiamento e reload. Scorrendo il parterre dell’edizione 2014 si ha infatti l’impressione che il programma sia più ricco di colossi elettronici rispetto agli anni passati. Moderat, Riccardo Villalobos, Jon Hopkins, Moodymann, Mathew Johnson, Apparat, Gold Panda, Dark Sky, Actress, Factory Floor, Jackma... chi avrà più bisogno di andare al Sonar di Barcellona per rifarsi le orecchie con le novità e le conferme?  E c’è da pensare che questa avvincente lista di artisti, sia in fondo anche un po’ figlia di una nuova alleanza logistica tra Shape, l’associzione che ha forgiato roBOt e la Fiera, perché una location notturna come la fiera (fino all’anno scorso era nei club cittadini la parte ‘by night’), rende il festival più compatto e ricco di possibilità.  COSÌ se di giorno si potrà ascoltare e guardare musica -dj set e concerti nell’atmosfera unica di Palazzo Re Enzo, la notte ci si trasferirà in quello che potrebbe diventare il quartiere elettronico. La rete di relazioni porta inoltre roBOt coi contenuti di arti visive da Adiacenze, galleria d’arte contemporanea, Maison22, spazio intimo e domestico, Fondazione Collegio Artistico Venturoli in via Centrotrecento, Housatonic Design Network|We Make It Easy, agenzia di facilitatori grafici e MakeinBo.  Parte importante della ricerca artistica del festival è infine quella di Call4Robot (26 idee selezionate) e dei progetti curatoriali (5, tra cui il live mapping per la facciata di Sala Borsa del newyorkese Joanathan Monaghan)

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