Scippatore preso dal barista maratoneta

Budrio, Massimo Manini: "Sono ben allenato"

Massimo Manini, barista di Budrio (Foto Radogna)

Massimo Manini, barista di Budrio (Foto Radogna)

Budrio (Bologna), 2 marzo 2015 - Eroe per un giorno. Massimo Manini, barista di Budrio, ha fermato dopo un lungo inseguimento un borseggiatore che aveva appena derubato un’anziana. Tutto è iniziato quando il titolare del ‘Kiosko di Mati’ ha visto due auto con alle guida dei cittadini che inseguivano (senza prenderlo) un malvivente straniero di 20 anni e ha capito subito che doveva fare qualcosa. Il barista ha messo via il grembiule e nonostante i 56 anni, si è messo a correre dietro il malvivente.

Lo ha costretto a ritornare in stazione dove aveva da poco borseggiato un’anziana e con l’aiuto di altre quattro persone lo ha bloccato al centro dei binari della linea ferroviaria Bologna-Castenaso-Budrio-Molinella-Portomaggiore. Dopo di che sono arrivati i carabinieri della stazione di Budrio che hanno portato il furfante in caserma in attesa che si facesse vedere la donna derubata. Il tutto è successo nell’arco di un quarto d’ora.

«Ho notato la scena – racconta Manini – grazie al rumore dei clacson delle vetture. Lo scippatore, chiuso dalle auto, ha tentato la fuga saltando la recinzione di un condominio per dirigersi di corsa verso la stazione. In quel momento mi sono lanciato all’inseguimento, assieme a un mio amico, con cui stavo parlando fuori dal bar. La corsa è finita in stazione dove il giovane è stato circondato sui binari, davanti a una decina di persone che stavano aspettando il treno. Per fortuna – sorride – sono ben allenato: gioco spesso a calcetto». «Volevo solo prenderle le sigarette», si sarebbe giustificato lo scippatore, prima di farsi prendere in consegna dai carabinieri, arrivati poco dopo sul posto.

Sta di fatto che nelle ultime settimane sono già cinque le denunce presentate da altrettante donne agli uomini dell’Arma per furti di cellulari e borsette alle stazioni della linea ferroviaria. Il modus operandi è sempre lo stesso: i malviventi individuano le vittime e poi attendono che arrivi il convoglio. Dopo di che aspettano l’apertura delle portiere e pochi secondi prima che la signora di turno inizi a salire sul treno, lo scippatore con un cappuccio calato sul volto entra in azione e porta via strappandoli con violenza cellulari e borsette. Anche sul profilo Facebook dell’associazione pendolari è stato lanciato l’allarme avvertendo le donne di stare attente e di guardarsi intorno prima di salire sulle carrozze.

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